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Venerdì, 26 Aprile 2024
Clima d'odio

Green pass, farmacisti nel mirino: "Minacce e proteste quando si fanno i tamponi"

Clima sempre più teso e difficoltà. Colpa di un "1% di personaggi un po' violenti", gente che poi "sui social impatta e spopola", denuncia Federfarma Lazio, mentre il presidente nazionale dell'associazione è stato addirittura minacciato di morte su Twitter

Farmacisti nel mirino. Impegnati nell'esecuzione dei tamponi in tutta Italia, dopo l'entrata in vigore del green pass obbligatorio per i lavoratori, i farmacisti si ritrovano ad avere a che fare ogni giorno con minacce e proteste nei loro confronti, in un clima sempre più teso. La denuncia arriva da Andrea Cicconetti, segretario Federfarma Roma e consigliere Federfarma Lazio. "La maggior parte della gente viene e fa il tampone senza problemi, però c'è sempre quell'1% di personaggi un po' violenti che quando vengono a fare il tampone protestano, aizzano, ecc… E ovviamente questa gente poi sui social impatta e spopola", ha spiegato a Radio Cusano Campus. Circa l'80% delle persone che si presentano in farmacia per il tampone non è vaccinata, ha detto Cicconetti. 

I farmacisti poi sono alle prese anche con un sovraccarico di lavoro per quanto riguarda proprio l'esecuzione dei tamponi. Da quando il Green pass è obbligatorio, le farmacie devono fare i conti anche con un sovraccarico di lavoro. Per Cicconetti, infatti, "c'è un lavoro di back-office notevole", che vede i farmacisti destreggiarsi tra diversi aspetti: "Ci sono le norme di sicurezza, c'è tutta la struttura da mettere su, il personale da pagare per fare i tamponi, il costo dei tamponi, il trasferimento dei dati al sistema regionale". Il governo ha stabilito un prezzo calmierato per i tamponi antigenici, fissato a 15 euro per quelli destinati agli over 18, ma, denuncia ancora Cicconetti, in quei 15 euro "ci stiamo veramente stretti perché i costi di gestione e di smaltimento e il tempo che impieghiamo nell’inserimento del dato sono notevoli".  

Una situazione non facile, quindi. "il commissario Figliuolo ci ha chiesto anche di fare un'opera di persuasione su chi non si vuole vaccinare. Non è facile quello che ci hanno chiesto, ci chiedono l’impossibile e ci stiamo impegnando al massimo. Se uno si cala nella realtà di ogni singola farmacia, c'è quella strutturata e quella meno strutturata che fa un po' più fatica, però è sicuramente impegnativo", ha concluso. 

Minacce di morte al presidente Federfarma

Minacce di morte sono poi arrivate al presidente nazionale di Federfarma, Marco Cossolo. Su Twitter qualcuno ha scritto: "Il presidente di Federfarma che prende per il c... quelli che stanno arricchendo le farmacie italiane con i tamponi, sarà trovato in un viottolo di campagna con un colpo alla nuca", raccogliendo condivisioni e messaggi con ulteriori frasi minacciose. A segnalare tutto è stato un cittadino, al quale Federfarma ha espresso il proprio ringraziamento, lodandolo per il "senso civico" e annunciando di aver "predisposto gli atti per la presentazione di denuncia alle autorità competenti".

Solidarietà a Cossolo è arrivata anche dal presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, che ha voluto lanciare un appello per fermare "questo terribile clima d'odio verso la scienza e gli operatori della salute".

 "Le farmacie, che Cossolo rappresenta, sono un presidio importante per la salute degli italiani, così come lo è il lavoro di tutti i farmacisti, ovunque esercitino la professione", ha aggiunto Anelli.

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