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Sabato, 27 Aprile 2024
Crotone

Trovato in spiaggia il corpo di un altro bimbo: a Cutro strage di bambini

Si tratta del 15esimo minore trovato morto del gruppo di migranti coinvolti nel naufragio di domenica scorsa: 69 le vittime accertate

I vigili del fuoco hanno trovato il corpo di un bambino che faceva parte del gruppo di migranti coinvolti nel naufragio di domenica scorsa a Steccato di Cutro. Il corpo si trovava sulla riva dove, secondo quanto viene ipotizzato, era stato da poco portato dal mare. Si tratta del 15esimo minore trovato morto mentre salgono a 69 le vittime ufficiali del naufragio le cui salme sono state ricomposte al Palasport di Crotone. Una decina i corpi ancora senza identità.

Ieri il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è andato al Palazzetto dello sport di Crotone accolto dall'applauso della folla ai lati della strada e c'era chi gridava "Giustizia, giustizia". Il presidente della Repubblica si è intrattenuto quasi mezz'ora nella camera ardente, prima si è raccolto in silenzio davanti alle bare, poi ha parlato con i parenti giunti in Calabria: da loro la richiesta di aiuto per i sopravvissuti e soprattutto un aiuto per poter riportare in patria le salme. Il presidente Mattarella, secondo quanto riferito all'esterno del Palamilone dal mediatore culturale che ha fatto da interprete tra il Capo dello Stato e i parenti delle vittime dal naufragio, ha assicurato che si occuperà della situazione e che gli afghani sono richiedenti asilo e la loro situazione è prioritaria.

quirinale mattarella cutro

Mattarella ha anche fatto visita ai superstiti. Tra i ricoverati ci sono anche sei bambini e per loro ha avuto un pensiero speciale. Ha regalato peluche, alcuni strumenti musicali e giocattoli radiocomandati. Davanti ai cancelli del Palasport intanto ci sono cartelli, fiori, pupazzi. Oggetti lasciati dalla gente comune, sconvolta dalla tragedia. "Se la nostra spiaggia di Steccato non ha accolto i vostri figli per la vita, ma per la morte perdonateci", si legge in un cartello firmato "donne e madri di Steccato di Cutro". Qualcuno ha appeso una maglietta con scritto: "Siamo quello che facciamo". "Vicine a voi, sempre". E poi tanti disegni da parte dei più piccoli.

La spiaggia di Cutro (Foto La Presse)-2

Intanto le indagini della procura continuano. Tre scafisti sono in cella, ritenuti socialmente pericolosi. Un altro filone delle indagini mira a chiarire se ci sono state lacune nel coordinamento dei soccorsi o omissioni. Tre gli attori: Frontex, guardia costiera e guardia di finanza.

Motovedette per la ricerca dei migranti tornarono indietro 

Parallelamente alla vicenda umana c'è la vicenda politica, che è legata a doppio filo a quella dei soccorsi. Il ministro dell'Interno Piantedosi in primis è al centro della polemica.  Un'interpellanza urgente è stata presentata dal gruppo del Partito Democratico alla Camera ed è rivolta ai ministri dell'Interno, Matteo Piantedosi, dei Trasporti, Matteo Salvini, e dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, sottoscritta dalla segretaria del Pd, Elly Schlein, dalla presidente dei deputati, Debora Serracchiani, e da tutti i componenti dell'Ufficio di Presidenza.

"In merito al tragico naufragio avvenuto dinanzi la spiaggia di Steccato di Cutro - si legge - come funziona normalmente la catena di comando per le diverse attività in capo sia alla Guardia Costiera che alla Guardia di Finanza? Perché le autorità italiane, successivamente alla comunicazione resa dall'agenzia Ue Frontex delle dieci di sabato 25, non hanno valutato di classificare l'operazione in atto come operazione Sar, impedendo di fatto l'intervento della Guardia Costiera in tempo utile per salvare la vita dei naufraghi? Quali responsabilità politiche e amministrative vi siano state nella gestione della catena di comando?".

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