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Lunedì, 29 Aprile 2024
La ricostruzione

Nicola Tanturli: cos'è successo al bimbo scomparso e poi ritrovato a quasi 3 km da casa

Il bambino è stato trovato vestito e secondo gli investigatori si sarebbe allontanato autonomamente. La Procura di Firenze intanto ha aperto un'inchiesta (senza indagati): gli elementi da chiarire non mancano

Nicola Tanturli è stato ritrovato vivo. E questa è l'unica cosa che conta. Ma ora che il piccolo è salvo ci sono alcune tessere del puzzle da rimettere a posto per fare chiarezza sulla sua scomparsa. Intanto va detto che i carabinieri impegnati negli accertamenti non hanno dubbi: il bambino si sarebbe allontanato da solo dalla casa in cui abita con i suoi genitori a Campanara, minuscola frazione di Palazzuolo sul Senio, nella zona del Mugello. Dopo essersi perso avrebbe iniziato a vagare nei boschi. Al momento ogni altra ipotesi viene esclusa. Compresa quella del coinvolgimento di terze persone. Non c'è nessuna pista oscura sulla scomparsa del piccolo Nicola. Alcuni punti da chiarire però restano. Il primo: perché il bambino si è allontanato da casa? E poi: com'è possibile che un bimbo di 21 mesi abbia percorso da solo più di 2,5 km in un luogo tanto impervio? Per capire cos'è successo proviamo a riavvolgere il nastro dall'inizio.

Nicola Tanturli, il bimbo scomparso da Campanara: la storia dall'inizio

La storia della scomparsa di Nicola Tanturli inizia lunedì pomeriggio in una frazione dell'Alto Mugello dove il bambino vive in un casolare isolato insieme all'altro fratello di 4 anni e ai genitori che gestiscono un'azienda di apicoltura. Stando a quanto ricostruito, alle 19 il bambino viene portato a letto e si addormenta. La madre Giuseppina e il padre Leonardo si assentano per un po' per dedicarsi alle faccende agricole: la donna sarebbe andata ad accudire gli animali nella stalle, l'uomo a portare le bestie al pascolo. Dopo aver cenato, i due danno un'occhiata alla stanza di Nicola, ma non trovano il bambino. E iniziano a cercarlo. Lo cercano per tutta la casa, poi nei terreni intorno.

L'allarme ai carabinieri però viene dato solo l'indomani mattina, nove ore più tardi. È fondamentale anche chiarire la morfologia del luogo: la casa della famiglia di Nicola è in una zona impervia, raggiungibile solo passando da una mulattiera, dove i cellulari prendono poco e male e dove manca perfino la luce elettrica. Forse Nicola era uscito per cercare i genitori, forse qualcos'altro l'ha spinto ad allontanarsi nel buio. Qualche giornale ha scritto che in passato il piccolo avrebbe avuto episodi di sonnambulismo, ma l'ipotesi non è stata confermata da fonti investigative. Si tratta però di uno degli elementi da verificare.

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E ancora. Il "Corriere della Sera" parla di una piccolissima traccia di sangue trovata vicino a una delle porte dell'abitazione, che ancora non si sa se sia del bambino. Anche in questo caso l'indiscrezione non è confermata, ma il piccolo giallo potrebbe essere spiegato dal fatto che poche ore prima della scomparsa Nicola era caduto e si era procurato una sbucciatura. O forse, altra possibilità, il piccolo potrebbe aver sbattuto contro la spigolo nel tentativo di aprire la porta. Certo è che quella sera, forse prima che i genitori tornassero, Nicola Tanturli è uscito da solo e si è avventurato tra i boschi. "Magari cercava uno di noi che eravamo fuori e si è perso…" ha raccontato il papà poco prima del ritrovamento.

La spiegazione più probabile e più sensata sembra proprio questa: forse il bambino ha aperto la porta per raggiungere la mamma o il papà, ma ha perso l'orientamento; magari è stato attirato da qualcosa nel bosco, fatto sta che non è più riuscito a tornare indietro e anzi si è allontanato sempre di più. Altro elemento che forse può fornire indicazioni utili per ricostruire i fatti: il piccolo Nicola è stato trovato con indosso il vestito e i suoi sandali che dunque avrebbe messo da solo poco prima di uscire. Alla fine è stato ritrovato in fondo a una scarpata, a ridosso della strada e profonda una cinquantina di metri e recuperato da un carabiniere dopo due notti passate da solo. Il piccolo avrebbe percorso ben due chilometri e mezzo da solo, una distanza tutt'altro che banale in montagna soprattutto per un bambino di due anni.

Scomparsa Nicola Tanturli: la Procura ha aperto un'indagine

La Procura di Firenze, guidata dal procuratore capo Giuseppe Creazzo, ha aperto un fascicolo di indagine che però al momento è senza indagati e non sarebbe stato al momento nemmeno definito il reato per cui si procede. In Procura si fa notare che sono ancora in corso gli accertamenti preliminari, iniziati comunque subito dopo il ritrovamento del bimbo. "Stiamo facendo i primi accertamenti sulla dinamica dell'accaduto e riferiremo alla magistratura", ha confermato il maggiore Michele Arturo, comandante della compagnia del Mugello. "La valutazione sul comportamento dei genitori al temine delle indagini sarò riferita in Procura". Il piccolo Nicola è salvo, ma gli elementi da chiarire non mancano. 

Il ritrovamento di Nicola Tanturli: video

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