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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il caso

Obbligo di vaccini a scuola: "Se non lo fanno i genitori ci pensi lo Stato"

L'oncologo Umberto Veronesi interviene sul tema dei vaccini e si dice favorevole alla proposta delle Regioni: "I genitori non possono e non debbono mettere a rischio la salute dei propri figli. In caso contrario provveda lo Stato"

ROMA - Un "dovere sociale da parte dei genitori". Così il famoso oncologo Umberto Veronesi interviene sulla questione dei vaccini, dopo la proposta avanzata dagli assessori regionali alla Sanità di rendere obbligatorie le vaccinazioni per i piccoli che frequentano la scuola dell'obbligo.

Il nuovo "piano vaccinale" arriverà sulla scrivania della conferenza delle Regioni il venti ottobre e poi verrà analizzato dalla conferenza Stato-regioni. "Non vietiamo l'accesso alla scuola pubblica, ma poniamo il tema che la frequenza della scuola sia coerente alle vaccinazioni obbligatorie - ha spiegato il coordinatore degli assessori regionali alla Sanità, Sergio Venturi - Il nuovo piano nazionale dei vaccini è non più rinviabile anche a fronte della recrudescenza di diverse malattie infettive". 

IL PARERE DELL'ONCOLOGO - Veronesi, sulle colonne del settimanale Oggi dove tiene una rubrica, si unisce al grido d'allarme lanciato dal mondo scientifico sulla necessità di tornare a vaccinare i bambini, dato che la percentuale dei vaccinati in Italia è scesa per la prima volta sotto la soglia del 95% a causa della campagna contro la profilassi portata avanti da chi crede che le somministrazioni nel primo anno d'età provochi danni al bambino. Il noto oncologo scrive: "La proposta del vaccino obbligatorio per andare a scuola farà litigare molto, ma io sono favorevole, perché i genitori non possono e non debbono mettere a rischio la salute dei propri figli: è un dovere sociale. E se i genitori vengono meno a questo dovere è giusto che provveda lo Stato imponendo l’obbligo".

Ed è forte il messaggio ai genitori che si oppongono alla profilassi:

Richiedere i certificati di vaccinazione per l’ammissione alla scuola materna e poi a quella dell’obbligo non significa negare il diritto alla socializzazione e all’istruzione, ma stabilire una regola che protegge tutti i bambini… Ai genitori che si battono contro le vaccinazioni obbligatorie e che sostengono a testa alta il loro diritto a non far vaccinare i figli, voglio sommessamente ricordare che la loro opposizione è resa possibile proprio dal fatto che altri bambini sono stati immunizzat

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