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Sabato, 27 Aprile 2024
Riforma della scuola

"Se non ci assumete ci lasciamo morire di fame": la protesta dei precari della scuola

In vista della discussione della riforma della scuola in consiglio dei ministri, i precari della scuola di Roma hanno iniziato la loro protesta. Piano piano anche gli altri sparsi per l'Italia stanno aderendo

"Chiediamo a gran voce e senza ricatto l'assunzione immediata di tutti i precari della scuola, non subordinata all'accettazione dell'organico funzionale e del progetto di riforma di cui non condividiamo minimamente contenuti e impostazione". Così scrivono i precari della scuola di Roma che hanno deciso di entrare in sciopero della fame, in vista della discussione della riforma della scuola in Consiglio dei ministri. 

"Ci opponiamo con forza ad ogni tentativo di ricatto ed esprimiamo il nostro 'no' convinto nei confronti della politica di tagli e dequalificazione della scuola pubblica statale di questo governo, in continuità con i precedenti, e nei confronti del disconoscimento dei diritti di chi nella scuola pubblica lavora da anni in una condizione di precarietà che non è oltremodo tollerabile". Lo sciopero verrà fatto a staffetta: due giorni di digiuno a testa, ma sono decina gli insegnanti che stanno aderendo alla protesta. E non solo dalla capitale: tantissimi insegnanti sparsi per lo Stivale si stanno scattando dei selfie con il cartello "No alla Buona scuola, sì all'assunzione di tutti i precari della scuola". 

I social network sono anche il veicolo con cui ognuno di loro sta diffondendo la propria storia: tutti vengono dalla scuola pubblica, da quella della prima infanzia fino ai licei e istituti professionali. 

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