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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

"Eroi di serie B con stipendi da fame": Vigili del fuoco in protesta a Montecitorio

Migliaia di pompieri in divisa sono arrivati a Montecitorio da tutta Italia per rivendicare un più equo trattamento pensionistico e retributivo. In piazza ci sono anche i vigili del fuoco delle Regioni martoriate dal terremoto e gli eroi di Rigopiano

"Amati dai cittadini ma umiliati dallo Stato". Non ci stanno i vigili del fuoco che oggi sono scesi in piazza a Montecitorio per un sit in di protesta. Sono arrivati da tutta Italia e fra di loro ci sono anche alcuni che vengono dalle Regioni martoriate dal terremoto e altri che hanno lavorato nell'inferno del Rigopiano. "Ci chiamano eroi, ma abbiamo degli stipendi da fame", gridano.

Al centro della protesta c'è ancora una volta la questione delle retribuzioni. "Ora chi lo dice alle nostre mogli che al posto di provvedimenti legislativi di giustia equiparazione retributiva con gli altri corpi ci rifilano l'ennesima medaglia", aveva tuonato il segretario generale del sindacato Conapo Antonio Brizzi, dopo che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva conferito la Medaglia d'oro alla Bandiera dei Vigili del Fuoco, "anche e sopratutto per il grande lavoro fatto durante il terremoto".

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Non rientrando nel comparto sicurezza, i vigili del fuoco scontano una disparità contributiva con gli altri corpi. Un vigili del fuoco guadagna circa 300 euro al mese in meno rispetto a un collega delle forze di polizia, ad esempio. Dati analizzati dal quotidiano Libero, che ha confrontato le tabelle annuali di "indennità rischio mensile" dei vigili del fuoco con quella di "indennità pensionabile mensile" della forze di polizia. "Un 'vigile del fuoco' al primo incarico percepisce 423,52 euro al mese, un 'agente' 487,80 euro, un danno mensile per un vigile del fuoco di 64,28 euro, annuale di 835,64 euro". Il divario si fa più ampio salendo di grado, ad esempio tra "vigile del fuoco qualificato" e "agente scelto", e così via. "Mi ritrovo in volo con colleghi che guadagnano mille euro più di me ogni mese - spiega un elicotterista di Venezia all'AdnKronos - è francamente umiliante. Ci chiamano eroi ma abbiamo stipendi da fame, questa è la realtà".

La protesta dei vigili del fuoco in piazza a Montecitorio: il video

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Il Conapo punta il dito anche sulla carenza di organico, con circa 3mila operativi in meno rispetto a quanti ne servirebbero e chiede la parificazione delle indennità specialistiche, come accade per gli altri corpi, con un riconoscimento adegato per tutte le specializzazioni, dai nautici agli elisoccorritori ai sommozzatori e tlc. 

In piazza c'è anche Franco Negroni, funzionario dei vigili del fuoco della provincia di Torino, colui che per coordinò i primi soccorsi dopo la slavina del Rigopiano, il 18 gennaio scorso. "Siamo qui perché, malgrado tutti i rischi e responsabilità, anche giuridiche, del nostro lavoro percepiamo dai 300 agli 800 euro in meno rispetto agli altri corpi dello Stato", dice Negroni all'AdnKronos. "Il problema - dice poi un collega - è che la politica si ricorda di noi nei momenti di emergenza, ma poi cala un cono d'ombra sulle nostre condizioni di lavoro. Siamo qui, fuori dall'orario di servizio, per rivendicare ciò che riteniamo giusto", mentre un altro chiosa amaramente: "Di fatto ci trattano come un corpo di serie B...".

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