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Domenica, 28 Aprile 2024
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Gli aumenti delle bollette con la fine del mercato tutelato del gas

Dal 1° gennaio 2023 terminerà il regime di tutela per le forniture di gas delle famiglie: si entra nel mercato libero. Ecco le stime dei rincari, sulla base dei dati dell'autorità del settore

Aggiornamento dell'11 novembre 2022 - Il mercato tutelato del gas non finirà tra poche settimane come previsto, ma il 10 gennaio 2024. Il decreto aiuti quater, approvato dal governo Meloni giovedì 10 novembre, ha infatti prorogato la fine della tutela, su richiesta dell'autorità di settore Arera e delle associazioni di consumatori. Il giorno 10 gennaio 2024 non è casuale: è quello in cui terminerà anche la tutela dell'energia elettrica. Le due date sono adesso allineate. I contratti di gas e luce dovranno passare al mercato libero solo nel 2024, dunque.

Bollette del gas, cambia tutto: slitta la fine della tutela

Tra meno di due mesi, dal 1° gennaio 2023, terminerà il regime di tutela per le forniture di gas delle famiglie. Un cambiamento non di poco conto, perché si entrerà nel mercato libero dell'energia, quello in cui chiunque può liberamente decidere da quale venditore e a quali condizioni acquistare energia elettrica e gas naturale per le proprie necessità, cambiando venditore o tipo di contratto e scegliendo l'offerta che ritiene più interessante e conveniente. I servizi di tutela validi per il gas alle famiglie fino a fine 2022, invece, sono i servizi di fornitura di energia elettrica e gas naturale con condizioni economiche (prezzo) e contrattuali definite dall'autorità del settore, l'Arera, destinati ai clienti finali di piccole dimensioni (quali famiglie e microimprese) che non hanno ancora scelto un venditore nel mercato libero. Nel nostro Paese, la normativa ha previsto il progressivo passaggio dal mercato tutelato a quello libero, prevedendo le date dalle quali i servizi di tutela di prezzo non saranno più disponibili.

L'imminente fine del mercato tutelato è prevista per il 1° gennaio 2023 per l'energia elettrica consumata da microimprese e condomini, e per il gas consumato dalle famiglie. Che cosa succederà dopo la fine della tutela? Cosa occorre fare per cambiare venditore? E i costi? A poco meno di due mesi dal passaggio dal mercato tutelato a quello libero, con l'aiuto dell'autorità del settore, l'Arera, Today ha preparato una guida con domande e risposte. Potete leggerla qui.

La fine del mercato tutelato del gas: cosa cambia per le bollette dal 2023

Ci saranno aumenti delle bollette con la fine del mercato tutelato del gas? Sì, secondo Assoutenti, che parla di tariffe sul mercato libero "letteralmente fuori controllo". Una famiglia che attiva oggi un contratto a prezzo bloccato sul mercato libero, spiega l'associazione a tutela dei consumatori, "si ritrova a dover affrontare una bolletta media che, per il gas, raggiunge quota 5.077 euro annui". La differenza di spesa con il mercato tutelato è di 3.173 euro. Assoutenti, che ha elaborato gli ultimi dati sulle offerte al pubblico praticate dalle società energetiche pubblicati dall'Arera (l'autorità di regolazione per energia reti e ambiente), denuncia quindi costi "sensibilmente" più alti sul mercato libero rispetto a quello tutelato, in particolare per i contratti a prezzo bloccato, "quelli cioè dove le tariffe di luce e gas risultano fissate per un determinato periodo di tempo".

Se il gas supera i 5mila euro annui (+166% rispetto al mercato tutelato), non va meglio con l'elettricità. Si stima una spesa di 2.429 euro all'anno per la luce, +124% rispetto a quanto si spenderebbe nel regime di tutela. La forbice si riduce per i contratti a prezzo variabile. Per questa tipologia di bollette, rileva Assoutenti, il mercato libero costa in media il 18,1% in più per la luce e il 23,8% in più per il gas. Guardando proprio al gas, solo il 3,1% delle 572 offerte sul mercato libero presenti sul portale di Arera risulta più conveniente rispetto al mercato tutelato. In totale sono 18 le offerte più convenienti: 12 a prezzo variabile e 6 a prezzo fisso. La percentuale sale al 9,4% nel settore dell'elettricità.

Furio Truzzi, presidente di Assoutenti, fa un appello al governo Meloni per tenere conto "necessariamente del divario abnorme tra i due mercati nelle decisioni che adotterà in ambito energetico". Si chiede "al ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e al premier Giorgia Meloni di varare subito una proroga del mercato tutelato gas, almeno fino al gennaio 2024 come per la luce, con possibilità di ulteriori rinvii se dovesse proseguire l'emergenza in atto, in modo da salvare famiglie e imprese dai costi insostenibili del mercato libero".

Intanto, il governo si appresta a mettere in campo "ulteriori interventi di calmierazione delle bollette e di aiuti a imprese e famiglie", come ha fatto sapere il ministro dell'economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti presentando la versione rivista e aggiornata della Nadef (la nota di aggiornamento del documento di economia e finanza). Nel documento si prevedono una serie di misure contro il caro energia, da finanziare facendo ricorso al deficit. "L'andamento dei prezzi energetici e il loro impatto su imprese e famiglie saranno monitorati su base continuativa nei primi mesi del 2023", ha spiegato Giorgetti.

A giorni è atteso l'arrivo del decreto legge aiuti-quater, il primo del governo Meloni, ma si guarda già più avanti. Sarà "al più tardi con l'approvazione del prossimo Def - ha concluso Giorgetti - che verrà messo nero su bianco se serviranno nuove e ulteriori misure contro il caro energia e, nel caso, si andranno a definire le modalità di finanziamento di tali interventi".

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