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Domenica, 28 Aprile 2024
Finanza & Mercati

Snam: utili netti a quota 1,16 miliardi, investimenti sopra i 2 miliardi

La società del gruppo Cdp ha raggiunto quasi 3,9 miliardi di ricavi. Al momento le tensioni nel mar Rosso non dovrebbero avere impatti sul gas

Si è chiuso con un utile netto consolidato pari a 1,16 miliardi di euro il 2023 di Snam, la società del gruppo Cassa depositi e prestiti che si occupa dello stoccaggio e del trasporto del gas all’ingrosso lungo le dorsali della penisola. I profitti netti sono sostanzialmente invariati rispetto al 2022 pur a fronte di un fatturato cresciuto oltre il 16% a quasi 3,9 miliardi di euro, ma la società ha scontato maggiori ammortamenti dovuti agli investimenti degli anni passati entrati a regime e a maggiori oneri finanziari da corrispondere sui debiti, che hanno raggiunto quota 15,7 miliardi di euro (posizione finanziaria netta) a fine dicembre dello scorso anno. Gli oneri finanziari pagati sono stati pari a 221 milioni di euro, in aumento di 98 milioni rispetto al 2022. Il cda proporrà un saldo dividendo di 0,1692 euro per azione che, unitamente all'acconto di 0,1128 euro distribuito nel mese di gennaio 2024, determina un dividendo complessivo per l'anno 2023 di 0,2820 euro per azione (+2,5% sul 2022).

Gli investimenti e la crisi Houthi sul Mar Rosso

La mole di investimenti dello scorso anno è stata pari a 2,2 miliardi di euro, di cui 1,8 miliardi per investimenti tecnici sulle infrastrutture di tra cui spiccano gli interventi di adeguamento dei terminali di rigassificazione di Ravenna e Piombino. A questi investimenti vanno aggiunti i 410 milioni di euro per entrare in società con Eni nella SeaCorridor, la società di nuova costituzione che gestisce i gasdotti che viaggiano dall’Algeria all’Italia. Oltre i 100 milioni di euro gli investimenti per la transizione energetica.

I dati di bilancio 2023 sono stati l’occasione anche per fare il punto sulla situazione geopolitica che può impattare sui prezzi del gas, al momento su livelli di prezzo particolarmente bassi. In particolare a preoccupare sono le tensioni nel mar Rosso, ma per la società guidata dall’amministratore delegato Stefano Venier al momento “non ci sono criticità”, anche se una prolungata interruzione dei transiti di navi dal canale di Suez che portano il gas liquefatto potrebbe dar luogo a tensioni a livello internazionale sui prezzi che si ripercuoterebbero prima o poi sulla bolletta degli italiani. A fine 2023, in ogni modo, gli stoccaggi di gas Snam - gestiti da Stogit - erano pari al 75% della capacità, tali da poter garantire un’adeguata copertura.

"Proseguiamo a implementare la nostra ambizione strategica volta a rafforzare la sicurezza energetica del paese” ha commentato Venier “e a dotarlo di un’infrastruttura multi-molecola capace di accelerarne il percorso di transizione energetica, attraverso il piano di investimenti più ambizioso della storia recente di Snam".

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