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Lunedì, 29 Aprile 2024
La frenata

L'industria italiana rallenta: produzione sotto le attese

Le stime dell'Istat: a gennaio 2024 indice in calo dell'1,2% rispetto al mese precedente e del 3,4% rispetto allo scorso anno. Flessioni in tutti i settori, tranne che per l'energia

Numeri negativi, sia sul mese precedente che sullo scorso anno. Una frenata oltre le attese attestata dai dati Istat: a gennaio 2024 si stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisca dell’1,2% rispetto a dicembre e del 3,4% rispetto al 2023. Nella media del trimestre novembre-gennaio si registra un calo del livello della produzione dello 0,9% rispetto ai tre mesi precedenti, un dato superiore alle previsioni, che erano di -06% su base mensile.

La produzione industriale rallenta a gennaio 2024

Tra i vari settori, l'unico in cui l'indice destagionalizzato mensile mostra un aumento congiunturale è l'energia, con un +2,5%. Negli altri si registrano flessioni di diversa entità, soprattutto per i beni di consumo (-2,0%) e per i beni strumentali (-3,6%), mentre restano stabili i beni intermedi. Al netto degli effetti di calendario, a gennaio 2024 l’indice complessivo diminuisce in termini tendenziali del 3,4% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 22 contro i 21 di gennaio 2023). Si registra un lieve incremento tendenziale solo per l’energia (+0,4%); calano, invece, i beni intermedi (-2,5%) e in misura più accentuata i beni strumentali (-4,9%) e i beni di consumo (-5,4%).

Gli unici settori di attività economica in crescita tendenziale sono la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+2,0%), la fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+1,1%) e le industrie alimentari, bevande e tabacco (+0,6%). Le flessioni più ampie si registrano nella produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-15,2%), nell’attività estrattiva (-9,9%) e nell’industria del legno, della carta e della stampa (-8,0%).

"A gennaio si registra una flessione congiunturale dell’indice destagionalizzato della produzione industriale che torna ai livelli di novembre 2023 - commenta l'Istat -, con diminuzioni estese a tutti i principali comparti, a eccezione dell’energia. Il quadro è negativo anche su base trimestrale. in termini tendenziali, al netto degli effetti di calendario, si osserva una caduta in 13 settori su 16. Nei raggruppamenti principali d’industrie è molto ampia la flessione per i beni di consumo e strumentali, mentre si assiste a una lievissima crescita per l’energia".

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