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Martedì, 30 Aprile 2024
Economia

Pensioni, dal 20 maggio via all'esperimento del part-time agevolato

Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, in un videomessaggio inviato a Napoli alla Giornata nazionale della previdenza. "Vedremo se quest'iniziativa piacerà alle imprese e ai lavoratori"

NAPOLI - Il prossimo 20 maggio partirà l'operazione sperimentale del part-time agevolato per i lavoratori prossimi alla pensione, così come previsto dalla Legge di Stabilità. A dirlo il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, in un videomessaggio inviato a Napoli alla Giornata nazionale della previdenza. "Vedremo se quest'iniziativa piacerà alle imprese e ai lavoratori", ha aggiunto. "Di fronte alla reazione di cittadini e imprese capiremo - ha proseguito Poletti - il tema va considerato perché è dentro le logiche in cui si costruisce un nuovo welfare nel nostro Paese". 

GOVERNO AL LAVORO - Sul fronte delle pensioni e della flessibilità in uscita il governo sta lavorando a soluzioni che siano "economicamente sostenibili e socialmente eque". 

Non possiamo fare un'operazione secca che dice via il 3% per tutti: c'è chi guadagna 700 euro e chi 3mila euro, e c'è anche chi è disoccupato. 

GLI OBIETTIVI - Per questo "stiamo lavorando a costruire una cosa complessa, che risponda a due parametri: deve essere economicamente sostenibile e socialmente equa". Dunque "serve qualcosa di più raffinato", ha specificato il ministro. Infine, a chi gli chiedeva dell'ipotesi di rendere obbligatoria l'adesione ad un fondo pensione per la flessibilità in uscita, il ministro ha risposto: "Siamo ancora troppo indietro da questo punto di vista". 

LA QUESTIONE DEI VOUCHER - Altra novità in arrivo il provvedimento per corregere l'uso distorto dei voucher che "andrà in Consiglio dei ministri entro dieci giorni", ha detto Poletti. Commentando i numeri forniti dall'Inps che ha scovato 60mila aziende che hanno usufruito indebitamente degli sgravi triennali per le assunzioni a tempo indeterminato, Poletti ha spiegato: "In Italia accade molto spesso che sulle leggi ci sia qualcuno che fa il furbo". Il ministero del Lavoro "aveva avvertito e aveva detto che certe cose non si potevano fare", ha aggiunto il ministro. Ora è giusto che "quelli che hanno sbagliato siano duramente colpiti. Noi vogliamo bene alle imprese, a quelle regolari e che rispettano il lavoro", ha specificato. 

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