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Lunedì, 29 Aprile 2024

La recensione

Claudio Pizzigallo

Giornalista

Gigolò per caso, la serie con De Sica e Sermonti sarà il fenomeno di questo Natale

Dal 21 dicembre su Prime Video c'è Gigolò per caso, serie tv comedy italiana di sei episodi con un cast corale guidato da Pietro Sermonti e Christian De Sica (la serie è omonima di un film del 2013 di e con John Turturro con cui non c'entra nulla).

Se a leggere il nome di De Sica e la data di uscita il vostro cervello sta già pensando a una specie di cinepanettone seriale, sappiate che - a prescindere da quello che pensiate dei cinepanettoni - non è il caso (appunto) di Gigolò per caso. Prima di spiegare perché in questa recensione, riassumiamo senza spoiler la trama della serie.

Gigolò per caso - Pietro Sermonti, Asia Argento e Ambra Angiolini

Di cosa parla Gigolò per caso 

Alfonso Bremer (che non è parente del calciatore brasiliano della Juve) è un uomo attento e premuroso, sul lavoro - in un negozio di orologi di lusso che appartiene a Gravieri (Greg) - verso l'ambiente e soprattutto con la moglie Margherita (Ambra Angiolini), ai cui occhi fa di tutto per non sembrare il tipico maschilista patriarcale. Per intenderci, è lui che la trascina a far terapia di coppia, anche se la stessa psicologa Costanza (Asia Argento) reputa che non ce ne sia bisogno.

Un giorno, mentre è al lavoro e sta mostrando dei costosissimi orologi a gente apparentemente poco raccomandabile, riceve una chiamata da un ospedale da cui apprende che suo padre Giacomo (De Sica) è morto. Per quanto non abbia un ottimo rapporto col padre, a cui rimprovera i numerosi tradimenti che secondo lui hanno fatto scappare via la madre, Alfonso corre in ospedale, dove scopre presto che suo padre ha avuto un infarto ma è vivo e fuori pericolo. 

E le scoperte sconvolgenti sono appena all'inizio, perché Alfonso viene prima a scoprire che il padre ha fatto (più o meno) segretamente lo gigolò per tutta la vita, ed è con quel lavoro che ha cresciuto da solo il figlio dopo l'abbandono della madre. Poi scopre, con i propri occhi, che la moglie lo tradisce e non vi diciamo con chi; e in tutto questo viene pure derubato degli orologi che nella fretta di andare in ospedale si era tenuto al polso. Un furto che dovrà rimborsare a gente per nulla raccomandabile, come gli spiega il suo capo. 

A questo punto il titolo della serie diventa rivelatore, perché da queste premesse si capisce che lo gigolò per caso sarà proprio Alfonso, a cui toccherà rilevare la "attività" paterna per ripagare i suoi debiti. Noi però ci fermiamo qui per non rivelare troppo e vi invitiamo a guarda il trailer ufficiale di Gigolò per caso, qui sotto.

Perché vedere Gigolò per caso

Con i cinepanettoni, almeno quelli dell'epoca d'oro, Gigolò per caso ha in comune più che altro il fatto di appoggiarsi a un cast di nomi noti al pubblico: oltre ai nomi già fatti, ci sono Frank MatanoAntonio Bannò, Francesco Bruni, Giorgia Arena, Marco Messeri, Sandra MiloStefania Sandrelli e guest star come Gloria GuidaIsabella Ferrari e Virginia Raffaele. E in una scena compare anche Lillo, "così de botto, senza senso" per dirla alla Boris (ma sono possibili delle sorprese...).

Decisamente lontana da quel genere è la comicità di questa serie: più sottile, meno sfacciata, anche a costo di sembrare quasi ingessata in alcuni momenti. Più sciolta è la trama, che si dipana con i tempi giusti e con una leggerezza che pure in sé conserva elementi profondi, persino drammatici volendo. 

Insomma, per spiegare cosa ci ha colpito di più di Gigolò per caso confessiamo una cosa: tale è la freschezza, la modernità di questa commedia seriale che a un certo punto ci è venuto il sospetto che fosse un qualche remake di una serie prodotta in Inghilterra o negli USA.

E invece no. Se, per citare il più celebre personaggio di Sermonti, ancora da Boris, questa serie non è "troppo italiana", il merito è del cast, del regista Eros Puglielli (Sono Lillo, Gli idoli delle donne) e degli sceneggiatori Daniela Delle Foglie e Tommaso Renzoni. Segno che anche la commedia italiana si sta evolvendo. 

Aggiornamento: come giustamente segnalatoci e come indicato anche nei titoli di coda, Gigolò per caso è in effetti un adattamento della serie francese Alphonse. "Prendiamo atto", come forse direbbe Alfonso, di questa cosa, conservando però il giudizio positivo su regia e sceneggiatura di Gigolò per caso.

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