Gigi D'Alessio, tutta la verità sui suoi debiti: "La bontà in quest'epoca non paga più"
Il cantautore: "Ho fatto investimenti sbagliati, ma il passivo è molto minore di quello uscito sui giornali". E scherza con i suoi fan: "Sottoporli ad altri 15 anni di concerti sarebbe troppo..."
Era solo "una boutade esagerata dai giornali". I debiti ci sono, certo. Ma la situazione - pur grave - non è così disastrosa come si era pensato in un primo momento. Raggiunto dal Fatto Quotidiano, Gigi D’Alessio fa chiarezza sui debiti milionari della sua società, la Gigi D’Alessio Holding.
"Non posso negare di avere fatto degli investimenti sbagliati - ha puntualizzato il cantante - Ringraziando Dio, si tratta di una cifra di tutt’altre dimensioni rispetto ai 25 milioni scritti sul Corriere".
Al quotidiano di via Solferino, D’Alessio aveva rivelato di esser travolto da oneri, interessi, rate, cambiali tanto da dover cantare "per i prossimi 15 anni anche per pagarmi i debiti".
Ora però precisa: quella era solo una "boutade un po' gonfiata dai giornalisti". I debiti non ammontano a 25 milioni ma a molto meno, anche se - si capisce - si tratta di una cifra importante. Insomma, la situazione è grave ma non è seria, direbbe Flaiano.
La sua voce resta affranta, racconta il Fatto Quotidiano, ma D'Alessio trova anche il modo di sdrammatizzare:
"Sottoporre i miei fan ad altri 15 anni di miei concerti sarebbe troppo". "Facciamo un po’ meno, due-tre anni direi. Chi mi segue da tempo sarebbe contento, ma il mio primo pensiero va invece a chi non mi vuole ascoltare nemmeno per un minuto".
D’Alessio ammette di aver fatto degli investimenti sbagliati, un po’ per sfortuna, un po’ perché "la bontà e l’essere buoni con gli altri in quest’epoca non paga più".
"In questa economia di oggi non ci capisco più niente. Sono sicuro soltanto che da domani avrò meno fiducia nelle persone. Bisogna stare davvero attenti alle amicizie che si fanno, perché siamo come le carte moschicide: tutto quello che ci viene addosso ci rimane attaccato".
