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Sabato, 27 Aprile 2024
Il confronto

Impacciatore sulle molestie sul set: "In Usa è diverso, in Italia le mani andavano dappertutto. Una volta piansi"

L'attrice, ormai star Hollywoodiana, ha parlato delle differenze che ha notato, e apprezzato, sui set statunitensi

Sabrina Impacciatore ha finalmente ottenuto il successo che merita. Dopo The White Lotus Hollywood e gli Stati Uniti la amano e infatti sta girando un film, "un thriller action di Patricia Riggen con Viola Davis, G 20, dove sono la presidente del Fondo monetario internazionale". Un successo dopo l'altro che però non l'ha cambiata: sempre esuberante, con la battuta pronta e soprattutto sincera in ciò che dice e nelle sue reazioni. Su Sky la puntata di maggior successo della nuova stagione di Call my agent è stata proprio quella con lei che è attesa come madrina la Festival di Venezia. "Sono io al 100 percento - rivela al Corriere parlando della sua interpretazione -. Mi sono divertita ad immaginare quello che mi sarebbe potuto succedere e ho inventato delle gag: il fuso orario, gli inglesismi nel parlare quando si torna dagli Usa; li avevo sempre ritenuti un’ostentazione ridicola e invece ci si abitua e succedono davvero, anch’io ne sono vittima. Il direttore Alberto Barbera, a cui non riuscivo a dare del tu, nella scena mi accoglie in modo così naturale che non mi sembrava di recitare".

E ricordando il successo di The White Lotus non può che essere soddisfatta nonostante non abbia vinto il premio: "Sono stata la prima attrice italiana candidata agli Emmy, a 55 anni e non a 20, nel mezzo del cammin della mia vita, che è tutta strana. Il capo della mia agenzia in USA mi ha detto: ci farai fare un sacco di soldi. Mi sono sentita insostituibile, vogliono me e non un’altra. E ho gridato dentro di me: Yes!".

Negli Usa lei sta lavorando molto e dunque è impossibile non fare paragoni con l'Italia. Il mondo della cinema è cambiato moltissimo negli States e adesso, dopo il Me too, sul set c'è l’intimacy coordinator ovvero il professionista, o la professionista, che entra in campo nel momento in cui ci sono scene intime (questa figura c'è anche in Italia, ad esempio è stata utilizzata per SuperSex, la serie Netflix che racconta la vita di Rocco Siffredi). "All’inizio mi sembrava surreale ed esagerato - ha rivelato Impacciatore -, invece benedico che ci sia. In White Lotus ho una scena saffica, mi hanno chiesto dove volevo essere toccata spiegandomi inquadratura dopo inquadratura". Poi il ricordo: "Figurati, venivo dall’Italia dove tanti colleghi mi mettevano le mani dappertutto, fuori set ne ho contati almeno quattro, e due con i professori a scuola. Confesso di aver sempre subìto in silenzio. Una volta però gli occhi mi si riempirono di lacrime e quello la smise".

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