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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il lato privato del tennista

Sinner: "È bello trovare l'amore giusto. I migliori tennisti al mondo hanno tutti moglie e figli"

Il riservatissimo campione di tennis si è raccontato in un'intervista a Vanity Fair

Jannik Sinner sta inanellando una serie di vittorie storiche nel tennis. A oggi, infatti, il 22enne altoatesino è il primo giocatore nato negli anni 2000 a raggiungere le 200 vittorie Atp e fin qui dominatore assoluto nella classifica che porterà i migliori otto giocatori della stagione a sfidarsi nelle Atp Finals di Torino. Noto per le sue eccezionali imprese ma anche per la grande riservatezza, Sinner si è raccontato a Vanity Fair in un'intervista che ha riguardato il suo modo di affrontare le eccezionali imprese sportive e di vivere una sfera privata blindatissima. 

"Mi piace parlare di tennis, e dello sport in generale. Ma se si riferisce alla vita privata, è vero, voglio mantenerla tale. Voglio proteggere le persone che mi sono più vicine, tenendole fuori da tutto ciò. Lo vivo come un piccolo compito da svolgere, quasi un dovere: mi hanno aiutato, da giovane, ad acquisire sicurezza in me stesso, e oggi in qualche modo voglio tutelarle" ha dichiarato subito Sinner. Tra loro sicuramente c'è anche la fidanzata Maria Braccini, modella 23enne a cui è legato da due anni. Può l'amore rientrare tra le distrazioni, rispetto al rigore che riserva al suo lavoro? "No. Certo non è semplice, giro molto e durante i tornei sono molto concentrato. Ma penso che sia una bellissima cosa quando si trova un amore giusto. Come per tutti. E poi, se ci pensa, i migliori tennisti al mondo hanno tutti moglie e figli", la risposta del tennista che è tornato anche sulla sua famiglia di origine e sui genitori Hanspeter e Siglinde a cui ha dedicato un ringraziamento speciale nel discorso dopo la vittoria del grande Slam. Era giovanissimo quando decise di lasciare casa e trasferirsi a Bordighera per allenarsi seriamente.

"È stata tosta anche per loro" ha confidato: "Avevo 13 anni e mezzo, e la verità è che appena sono arrivato lì mi sono messo a piangere. Li ho chiamati dopo due ore, e loro avranno pensato: “Ecco, dobbiamo andare a riprenderlo”. E invece gli ho detto di stare tranquilli, che andava tutto bene. Ho avuto la fortuna di stare in una famiglia fantastica, quella di Luka Cvjetkovic: c'erano due figli e anche un cane. Ero felice, io non l’avevo mai avuto un cane…". Tra i suoi affetti anche un fratello adottivo, Mark, di tre anni più grande: "A due anni e mezzo ho iniziato a sciare perché vedevo lui sulle piste. Mio fratello è stato il mio primo migliore amico, è sempre stato sincero e diretto. Oggi non ci chiamiamo spesso, ma siamo legati in una maniera incredibile. Mi fa sempre i complimenti, anche quando perdo". 

Quanto al suo no a Sanremo che tanto ha fatto discutere e in generale al suo approccio alla popolarità: "Il 99% delle volte dico di no. Ma il motivo è molto semplice: mi voglio concentrare sul tennis, cerco di evitare le distrazioni", ha aggiunto ancora il tennista che però non scommetterebbe sulla possibilità di diventare il numero uno perché - ha detto - "non mi sono mai piaciute le scommesse". 

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