Virginia Sanjust, il figlio della ex annunciatrice Rai si commuove in tv: "Mamma sta male"

"Vorrei solo che lei stesse bene, vivesse la sua vita bene, in un posto sicuro. Questo vorrei per lei. Niente di più, niente di meno": così il figlio 25enne di Virginia Sanjust ha raccontato a Eleonora Daniele nel programma Storie Italiane su Rai1 le vicissitudini della sua mamma, ex annunciatrice Rai da alcuni anni al centro di diverse vicende giudiziarie, colta dai Carabinieri, soli pochi giorni fa, mentre frugava dentro un'auto a Roma e arrestata per tentato furto.

Momenti di grande commozione hanno segnato l'intervista di Giancarlo. "Quel giorno lei si era presentata in un ospedale a Roma, ma l'unica cosa che è stata in grado di fare la dottoressa, è stata chiamare me e i miei familiari ripetutamente per andare a prenderla. Ma secondo me aveva bisogno di essere ricoverata, di prendere una terapia farmacologica" ha spiegato il giovane: "Ha chiesto di fare una doccia, ma la sua era una richiesta di aiuto e di sostegno. Al di là di questo episodio, ci sono medici bravissimi ed encomiabili che ringrazio, perché si prendono cura di queste persone, e addirittura portano la terapia a domicilio per fare il possibile, per aiutare. Prima in ospedale la accoglievano, adesso non lo fanno più, anzi la rimbalzano e cercano di fare in modo che siano i parenti a prendersi la responsabilità. Ma come fa un medico a pensare che lei stia bene? Mentre vive per strada in una città che non è la sua?".

Giancarlo ha anche ripercorso la sua infanzia molto felice di cui conserva bellissimi ricordi con i parenti e con la madre in particolare. Poi, però, il cambiamento: "Nel tempo lei è stata sempre peggio e i rapporti si sono incrinati, specialmente da quando sono stato affidato in via esclusiva a mio padre", ha detto, "Ci sono stati dei periodi in cui si è un po’ ripresa ed è stata meglio, poi alti e bassi continui. Soffre di disturbi psichici dal 2004 ed è stata sottoposta a decine di Tso e di ricoveri presso cliniche, ha vissuto anni in comunità, ma dal 2020 in poi è stato il disastro. Sta male, la vedrò più tardi e cercherò di portarla a casa sua a Capalbio, ma non glielo posso imporre".  E ancora: "Si sottrae alle terapie e alle cure, ed io nel mio piccolo - insieme a mia nonna e mio padre - cerco di fare il possibile per sostenerla e aiutarla. Ha dei momenti in cui mi parla ed è anche positiva, anche se sono sempre meno… Ma io non posso di certo obbligare e imporre nulla... Sono il figlio e cerco sempre di parlarle a cuore aperto e consigliarle quello che dovrebbe fare, ma io più di questo non posso e non voglio fare". 

Una riflessione ha seguito il personale racconto: "Persone come mia madre stanno in un limbo, perché non commettono reati gravi da far sì che siano mandati forzatamente in comunità", ha aggiunto, "E al tempo stesso non c'è la volontarietà da parte loro di fare un percorso comunitario, per cui invece è necessaria una volontà ferrea".  ha dichiarato.

Giancarlo è stato nominato amministratore di sostegno della madre: "È una responsabilità, ma è stato un onore esserlo. Un onore poterla aiutare in qualche modo e per questo sono molto grato al giudice perché non era scontato, dato che al tempo avevo solo 21 anni, ha concluso Giancarlo. Infine: "Amare è un sentimento incondizionato. È quello che provo per mia madre e continuerò a provare sempre. Questo lei lo sa", ha agginto. Un momento di forte emozione condiviso con la conduttrice che ha ribadito l'importanza di informare sulla salute mentale e di sostenere malati e familiari, invitando il ragazzo a parlare della sua esperienza anche alla trasmissione Storie di Sera.

Di seguito il video di una parte dell'intervista a Storie Italiane