Beppe Grillo attacca Pippo Baudo: "La pippite è una malattia dell'animo"

"L'ho inventato io" direbbe Pippo Baudo di Beppe Grillo, eppure questa paternità artistica sembra averla dimenticata il conduttore che, ospite a "Otto e mezzo", non si è fatto alcun problema a prendere le distanze dal comico genovese sceso in politica.

Baudo ha raccontato a Lilli Gruber di quando nel 1986 fu richiamato dai dirigenti Rai e dal Psi dopo uno sketch di Grillo a "Fantastico" in cui accusava i socialisti di essere ladri. "Lì per lì non successe niente - ha detto il presentatore - ma al primo intervallo vidi i dirigenti Rai muoversi perchè chiamati dalla direzione generale. L'indomani scoppiò lo scandalo. Allora c'era un Craxi potente, c'era Manca che comandava, socialista. La battuta era forte. Dopo questa battuta ebbi rapporti difficili con la Rai e alla fine di questo periodo difficile lasciai la Rai. Quando oggi Grillo si addentra nel mondo della politica ne spara qualcuna un pò sbagliata. Mi sembra che sia Beppe la spalla di Casaleggio, finora anche i suoi deputati non hanno inciso, si muovono, fanno casino, ma niente di più".

Una dichiarazione forte quella di Baudo che non solo ha preso le distanze dal Movimento 5 Stelle e dal suo leader, ma si è conclusa con la sua preferenza per Matteo Renzi "un uomo nuovo".

La risposta di Beppe Grillo non ha tardato ad arrivare sul suo blog: "Pippo Baudo è tornato. Un ritornante, un presentatore quasi vivente. Ha attaccato il M5S e leccato il culo a Renzi in diretta. Ha spiegato di essere stato cacciato dalla Rai per colpa mia, quando il cacciato fui io e lui slinguò Bettino Craxi, tremante, dissociandosi. Si involò subito dopo verso un contratto principesco con Fininvest di 45 miliardi di lire. Il denaro non è acqua. La pippite è una malattia dell'animo, descritta con cura dei particolari dal Manzoni con Don Abbondio. Diffusa tra chi è contiguo al Potere e si aspetta sempre un osso lanciato sotto il tavolo".