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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cinema

Il Festival di Roma ora è davvero "Festa"?

Il pubblico diventa veramente protagonista, il programma prevede grandi film "popolari ma singolari", il red carpet avrà i suoi divi (assicura il direttore Marco Muller)

Il Festival del Film di Roma cerca una volta di più di ritornare a farsi "festa", come fu all'origine. Ancora una volta si riparte dal pubblico, che voterà direttamente i film e assegnerà i premi, senza passare per giurie popolari o giurie convenzionali, come si fa al Festival di Toronto. Questa la grande novità della nuova edizione della kermesse romana, annunciata nelle scorse settimane e confermata con forza dal direttore Marco Muller, che ha presentato il programma di quest'anno.

E ancora una volta il Festival (o "Festa", per cambiare ufficialmente il nome bisognerà aspettare che si muovano i vertici della Fondazione Cinema per roma) è stato costretto a nascere in corsa, aspettando la conferma da parte delle istituzioni e degli sponsor. La macchina della selezione si è quindi messa in moto soltanto a giugno. Tempo di ristrettezze anche per il Festival,che progressivamente ha visto ridursi il suo bilancio: quest'anno la stima fatta da Lamberto Mancini della Fondazione è di circa 6 milioni di euro in totale, di cui la metà arrivano dagli sponsor.

Dopo l'interregno di Rondi, il Festival di Roma ci riprova a farsi Festa, collocandosi a metà tra la Mostra di Venezia, con il suo cinema d'autore, e il Festival di Torino, che predilige i giovani autori. Certo, quest'anno manca un blockbuster come "Hunger Games: Il canto della rivolta - parte 1", che sicuramente avrebbe richiamato all'Auditorium la stessa folla di ammiratrici, ma ci saranno i divi, ci saranno gli autori e ci saranno film di sicuro di richiamo. Senza dimenticare che ormai cinema e televisione sono ormai strettamente legati e, pure scongiurando per il momento la fusione tra i due festival capitolini dedicati a queste due forme, con sempre meno chiara la distinzione tra prodotto "alto" e prodotto "basso".

Presentazione nono Festival del Film di Roma @Tm News Infophoto

Diamo un po' di numeri: si parte il 16 ottobre e si chiude il 25, tutte e sette le sale dell'Auditorium ospiteranno in tutto 1463 film, provenienti da 78 paesi, con 51 film nella selezione ufficiale (di cui 16 italiani) tra prime mondiali, anteprime internazionali e nazionali. Quattro le sezioni: Cinema Oggi, che ospiterà autori affermati e giovani, Gala, con grandi pellicole ad alto tasso di spettacolarità e di richiamo per il pubblico, Mondo Genere, che accoglie i più diversi generi cinematografici, e Prospettive Italia, con le nuove tendenze del nostro cinema. A queste si aggiunge naturalmente la sezione autonoma Alice Nelle Città.

Tre gli italiani in concorso (ossia la nuova sezinoe Cinema Oggi): "Biagio" di Pasquale Scimeca, "La Foresta di ghiaccio" di Claudio Noce e "I milionari" di Alessandro Piva. Contestazioni in sala per l'esclusione del film su Franco Califano, con striscioni e urla: "Tutto il resto è noia". 

GUARDA IL VIDEO DELLA PROTESTA PER CALIFANO

Attesa per la sezione Gala, con "Gone Girl" di David Fincher, "Paradise Lost" con Benicio Del Toro e Josh Hutcherson, "Still Alice" con Julienne Moore e Kirsten Stewart. In "Cinema Genere" c'è anche "Nightcrawler" con Jake Gyllenhaal. Immancabile la lunga lista di cineasti dall'estremo Oriente, a partire da Takashi Miike, premiato con Maverick Director Awards. Dall'Est arriva anche Aleksej Federcenko, premi Marc'Aurelio del futuro, che presenterà al Festival il suo ultimo lavoro "Angeli della Rivoluzione", in prima mondiale. Il Marc'Aurelio alla carriera è per Tomas Millian.

I divi, sulla carta e sul programma, ci saranno. Lo assicura anche Muller. C'è da sperare che arrivino, anche perché visti i nomi, Richard Gere, Kevin Costner e Clive Owen, il "red carpet" avrebbe tutto un altro senso. Il cinema italiano viene celabrato con due grandi retrospettive dedicate al cinema di genere, con "Danse Macabre" che raccogliere il meglio del gotico all'italiana, e un focus di Mario Bava. In più, grazie alla collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia, saranno presentati restauri e "riscoperte" del nostro cinema.

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