Sospeso il giornalista Filippo Facci: "Condannato perché ho criticato l'Islam"
Il giornalista ha rivelato di essere stato sospeso dalla professione per due mesi senza stipendio per un articolo su Libero dal titolo: "Perché l'Islam mi sta sul gozzo"
Filippo Facci è stato sospeso per due mesi dall’Ordine dei Giornalisti. A rivelarlo è stato lo stesso giornalista, su Libero.
La notiziola è che il Consiglio di disciplina dell' Ordine lombardo dei Giornalisti ha deciso di sospendermi per due mesi dalla professione e dallo stipendio, questo a causa di un articolo che pubblicai su Libero il 28 luglio 2016 e che fu titolato «Perché l' islam mi sta sul gozzo». Una giovane collega, che non conosco, lesse l' articolo - che ebbe un certo seguito - e ritenne di fare un esposto contro di me: c' è gente che in agosto fa queste cose. Il risultato, dopo un pacato processino, è questa condanna incredibilmente severa rispetto alle abitudini dell' Ordine: è una sentenza comunque appellabile e, da principio, avevo pensato di riservare ogni reazione alle sedi competenti, come si dice: poi ho letto le motivazioni del giudice estensore (un avvocato che si chiama Claudia Balzarini) e sinceramente non ce l' ho fatta.
Facci spiega le proprie ragioni: “Il linguaggio era durissimo, volutamente durissimo” e ai giudici lo ha detto. Nell’articolo Facci sostiene di aver “espresso il personale diritto di poter odiare l'islam, tutti gli islam, dunque gli islamici e la loro religione che giudico addirittura peggiore di tutte le altre”.
Il giornalista pubblica poi qualche estratto dalla sentenza:
Facci ha respinto con fermezza l' accusa di razzismo. Questa è la premessa che solitamente accompagna tutte le affermazioni di carattere razzista (…) Le affermazioni contenute nell' articolo hanno un evidente carattere razzista e xenofobo (…) Facci offende una religione e un intero sistema di valori. Non può non rilevarsi che, per l' islam, il Corano ha un valore diverso di quello (sic) che per le altre religioni rivelate hanno i libri sacri
Conclude amaro Facci: “Mi avessero detto «hai ecceduto nel linguaggio e allora ti sanzioniamo», forse avrei capito. Ma questa è un' altra cosa. E rischia, sissignori, di essere lo specchio di un' epoca”.