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Venerdì, 26 Aprile 2024
Musica

Coronavirus, Mogol: “Non esco di casa e creo oli antivirali”

Il celebre paroliere che sta trascorrendo l'isolamento in Umbria contribuisce anche alla donazione di mascherine

"Vivo in una zona abbastanza protetta, dove si sono registrati pochi casi di coronavirus, e ho la fortuna di stare in mezzo alla campagna, completamente isolato. Ma non esco di casa, bisogna stare attenti ed essere rigorosi nelle precauzioni, perché questo virus non perdona": parla così in un’intervista all’Ansa il presidente della Siae Giulio Rapetti, in arte Mogol, che sta trascorrendo questo periodo di quarantena in Umbria nel comune di Avigliano Umbro.

Chiuse fino a data da destinarsi tutte le attività del Centro europeo di Toscolano, associazione no-profit fondata da Mogol, il celebre autore musicale e produttore discografico durante l'isolamento si occupa della creazione di oli essenziali antivirali: "Sono 20 anni che li uso. Io creo le formule e una signora del posto li miscela, ora sono in contatto con alcuni professori del policlinico Gemelli per fare delle prove anche sul Covid-19".

Coronavirus, Mogol contribuisce alla donazione di mascherine 

Per testimoniare il suo legame con il territorio, Mogol ha deciso di contribuire, insieme ad un medico del posto, all'acquisto delle circa 2 mila 500 mascherine che il sindaco di Avigliano, Luciano Conti, ha stabilito vengano distribuite a tutti i residenti. "Insieme alla mia famiglia ci è sembrato il gesto più utile per aiutare in modo rapido e concreto la comunità", ha commentato Mogol che dall'Umbria guarda a distanza l'emergenza che sta vivendo la sua città di origine, Milano. "I miei figli sono lì e sono tutti tappati in casa, coscienti che si rischia la vita. Anche i giovani muoiono".

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