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Sabato, 27 Aprile 2024
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Con il cuore nel nome di Francesco, i Pooh portano sul palco grandi successi e raccontano il loro rapporto con la fede

Tra i protagonisti della serata in diretta da Assisi, tra musica e soldirietà, lo storico gruppo ha regalato un medley di successi e un brano dedicato agli ‘ultimi’

Tra i protagonisti della serata Con il cuore nel nome di Francesco, guidata da Carlo Conti e realizzata per raccogliere fondi per le attività solidali dei padri francescani in Italia e nel mondo, sono saliti sul palco anche i Pooh. La storica formazione composta da Dodi Battaglia, Red Canzian, Roby Facchinetti e da Riccardo Fogli, recentemente ritornato alla band è arrivata sul palco allestito davanti all’ingresso della Basilica Superiore di Assisi, regalando due momenti di musica e spettacolo molto diversi ma ugualmente coinvolgenti per il pubblico.

Nel primo set, la band ha proposto un medley di grandi successi pieni di energia e speranza che hanno scatenato i presenti che hanno seguito canzoni conosciutissime, tenendo il tempo e cantando in piedi.

Il secondo momento invece è stato molto più introspettivo, con l’esecuzione di una canzone, “Uomini Soli”, con cui vinsero anche il Festival di Sanremo. Un brano che parla di persone in difficoltà, di ‘ultimi’, dimenticati come quelli aiutati ogni giorno da chi fa solidarietà, e il cui ritornello è un appello a Dio, una preghiera che, ovviamente, in una serata e in un luogo intrisi di spiritualità risuona in un modo diverso. E ispira a Carlo Conti una domanda, per ognuno dei componenti del gruppo, sul loro rapporto con la fede e con la preghiera. E loro non si tirano indietro.

“Abbiamo appena cantato questa canzone e ricordo che quando ho ascoltato questo pezzo per la prima volta ho avuto una grande emozione di fede”, dice Dodi Battaglia. Roby Facchinetti invece racconta:“Ho capito di dover avere molta fede e pregare tanto quando a Bergamo è arrivato il Covid e succedeva di tutto, ogni giorno c’era qualcuno che conoscevo che se ne andava, e io ho pregato tanto per la mia famiglia e per tutti”.  Anche Red Canzian per rispondere attinge a una recente difficile esperienza personale: “Io l’hanno scorso sono stato molto male e ho rischiato di non essere qui stasera. Come tutti i vigliacchi mi sono rivolto alla preghiera solo quando ho avuto paura. E’ stata un grande conforto e non a caso sono qui”. Riccardo Fogli invece risponde: “Ho imparato a pregare da mia madre e ancora oggi quando ho problemi prego e mi aiuta”.

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