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Lunedì, 29 Aprile 2024
Lotta all'Isis / Iraq

Bombe sull'edificio-forziere dell'Isis: in fumo "milioni di dollari"

Raid americano nel centro di Mosul per colpire un deposito di denaro utilizzato dai jihadisti. Si intensifica la strategia Usa per colpire lo Stato islamico anche dal punto di vista finanziario

Un raid aereo della coalizione sotto comando americano ha colpito e distrutto un deposito di denaro utilizzato dai miliziani jihadisti dello Stato Islamico a Mosul, in Iraq. Lo ha annunciato un funzionario della Difesa americano.

L'ATTACCO - Due bombe da 900 chili hanno colpito la struttura, distruggendo denaro per un controvalore di "milioni" di dollari, ha spiegato il funzionario a condizione dell'anonimato. "Stimiamo milioni di dollari... da tutti i loro affari illeciti: petrolio, saccheggi, estorsioni", ha affermato il funzionario. Fonti militari non hanno voluto confermare o smentire alla NBC News se il raid abbia prodotto vittime tra i civili o se vi fosse del personale nell'edificio al momento dell'esplosione.

RAID CONTRO OBIETTIVI "FINANZIARI" - Dallo scorso novembre, le forze americane hanno concentrato i loro sforzi per colpire i "target finanziari" dell'Isis, bombardando i convogli jihadisti che trasportano petrolio di contrabbando. L'operazione condotta a Mosul sarebbe arrivata al termine di un lungo lavoro di intelligence e di valutazione, considerando che l'obiettivo si trovava in un'aerea densamente abitata del centro della città. L'attacco è stato sferrato all'alba nel tentativo di ridurre al minimo i cosiddetti "effetti collaterali". 

Ecco chi combatte l'Isis ogni giorno | Infophoto

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KAMIKAZE A MUQDADIYAH - Sempre in Iraq, una serie di esplosioni ha ucciso almeno venti persone, oltre a ferirne altre decine, in un caffè nella città di Muqdadiyah, a nordest di Baghdad. Lo hanno annunciato responsabili iracheni. Un ordigno è esploso in un caffè e un kamikaze ha fatto esplodere un'auto imbottita di esplosivi dopo che alcuni curiosi si erano radunati per vedere la scena più da vicino: lo hanno indicato un capitano di polizia e un colonnello dell'esercito. L'attentato non è ancora stato rivendicato, ma gli attacchi kamikaze sono una tecnica frequentemente utilizzata dai militanti sunniti, compresi quelli che aderiscono allo Stato Islamico. Gli agenti hanno reso noto che gli sciiti hanno dato alle fiamme diverse case e moschee sunnite dopo l'attacco. L'esercito iracheno aveva dichiarato che la provincia di Diyala, dove si trova Muqdadiyah, era stata "liberata" dall'Isis a fine gennaio 2015, ma questo non aveva messo fine agli attacchi dei miliziani jihadisti.

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