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Sabato, 27 Aprile 2024
Inverno demografico / Corea del Sud

Culle vuote in Corea del Sud: il governo offre 10mila dollari ai neogenitori

Ma secondo gli esperti il solo contributo economico non basterà a invertire la tendenza che ridimensiona sempre di più la voglia di fare figli

L'inverno demografico che sta colpendo diversi Paesi sviluppati rischia di avere conseguenze catastrofiche per la Corea del Sud, lo Stato con il tasso di natalità più basso del mondo. Nel 2022, il numero medio di bambini nati per ogni donna sudcoreana è sceso ulteriormente a 0,78, in calo rispetto al precedente minimo storico di 0,81 registrato nell'anno precedente. Per mantenere stabile la popolazione di un Paese sarebbe invece necessaria una media pari ad almeno 2,1 bambini per donna. 

Per invertire la tendenza, il governo della Corea del Sud sta introducendo sempre più bonus e aiuti economici a chiunque dia alla luce un bambino. Secondo i calcoli della testata Al Jazeera, il contributo pubblico per ogni bambino ha raggiunto un ammontare equivalente a 10.500 dollari americani spalmati nei primi anni di vita del neonato. 

Nello specifico le famiglie ricevono 700mila won (528 dollari) al mese per i bambini fino all'età di un anno e 350mila won (264 dollari) al mese per i bambini fino ai due anni, ma questi bonus sono destinati a salire rispettivamente a 1 milione di won (755 dollari) e 500mila won (377 dollari) a partire dal 2024. Ulteriori 200mila won (151 dollari) al mese sono previsti per i bambini fino all'età della scuola elementare, con contributi aggiuntivi disponibili per famiglie a basso reddito e genitori single. Altri vantaggi includono le spese mediche per le donne incinte, il trattamento dell'infertilità e i servizi di babysitter.

Perché anche in Giappone si fanno sempre meno figli

Tuttavia, secondo gli esperti, i soli contributi economici non basteranno a invertire una chiara tendenza che ridimensiona sempre di più la voglia di fare figli. Tra le giovani donne sudcoreane solo il 4% considera il matrimonio e la genitorialità come essenziali e più della metà di loro non vede né lo scambio degli anelli né la gravidanza come momenti importanti nella propria vita, secondo un sondaggio svolto dalla Korean Association for Social Welfare Studies. Le cause sociali alla radice di questo trend sarebbero i ritmi di lavoro troppo intensi, gli esorbitanti costi di alloggio e istruzione e la disuguaglianza di genere.

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