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Martedì, 19 Marzo 2024
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La Russia è a poche ore dal default: cosa succede ora

Il periodo di grazia per il pagamento di alcuni debiti scade tra poche ore, la Russia dice che pagherà. In caso contrario sarà default: cosa succede

La Russia si trova a poche ore dal default. Allo scattare della mezzanotte del 26 giugno termina infatti il periodo di grazia di un mese concesso per i mancati pagamenti degli interessi su cedole e bond in dollari ed euro scaduti a maggio. Mosca non ha potuto rimborsarli a causa delle limitazioni imposte da Stati Uniti ed Europa, che ora vogliono aumentare il peso delle sanzioni.  A meno di pagamenti dell’ultima ora, la Russia sarà perciò in default "tecnico" sul suo debito estero, cioè inadempiente nei confronti dei creditori esteri.

Cosa succede con la Russia in default

La Russia non era in default verso l'estero da più di un secolo, dal 1918, quando i bolscevichi rigettarono i debiti precedenti alla rivoluzione. Nel 1998 invece, la crisi finanziaria provocò una pesante svalutazione del rublo che costrinse il governo russo a fermare i pagamenti sui suoi titoli di Stato, per cui chiese una deroga. Tuttavia, questa volta è diverso. L'imminente inadempienza verso i creditori è di 100 milioni di dollari (di interessi) su due obbligazioni, una denominata in dollari e una in euro in scadenza nel 2026 e nel 2036. Il 27 maggio la Russia doveva pagare gli interessi sulle obbligazioni per 71,25 milioni di dollari e 26,5 milioni di euro (28 milioni di dollari). Ma era stato concesso un "periodo di grazia" di 30 giorni che scade appunto alla mezzanotte del 26 giugno.

Le sanzioni alla Russia potrebbero essere illegali

La Russia sta già contestando il tutto, ma se i creditori non avranno i loro soldi entro la scadenza, lunedì mattina, il 27 giugno, ci sarà un "evento di default", stando ai documenti obbligazionari. In sostanza, la Russia ha i fondi, ma non può pagare a causa delle sanzioni e del blocco dei sistemi di pagamento. Si tratta di una situazione che avrà ricadute più simboliche che economiche, che si aggiunge alle sofferenze finanziarie russe ben più importanti. Vladimir Putin è di fatto isolato economicamente da gran parte del mondo e il default, seppur di dimensioni limitate, mostra cosa possono causare le sanzioni finanziarie occidentali, anche in vista di eventuali presititi futuri che la Russia potrebbe richiedere.

A quanto ammonta il debito totale della Russia

Mosca ha circa 40 miliardi di dollari di obbligazioni estere in circolazione e deve onorare circa 2 miliardi di dollari di pagamenti in scadenza entro la fine del 2022. Le cifre sono facilmente gestibiil, soprattutto grazie alle entrate garantite dalla vendita di petrolio e gas. Il ministero delle Finanze russo ha dichiarato di aver effettuato i pagamenti in euro e dollari, ma è improbabile che i fondi arrivino ai creditori internazionali a causa delle sanzioni. Per molti obbligazionisti, il mancato ricevimento in tempo del denaro dovuto sui propri conti costituisce un inadempimento che porta al default russo e alla sua impossibilità di accedere a ulteriori fondi dall’estero prima di aver trovato una soluzione per i debiti non pagati.

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