rotate-mobile
Martedì, 30 Aprile 2024
MEDIO ORIENTE / Turchia

Erdogan non vuole parlare con El Baradei: "Sei stato nominato dai golpisti"

L'Egitto martedì aveva espresso un "forte risentimento" per le dichiarazioni di Erdogan a sostegno di Morsi, vittima di un "golpe"

Il premier turco Recep Tayyip Erdogan ha ribadito di non voler parlare con il nuovo vicepresidente egiziano Mohamed ElBaradei, perchè è stato nominato dall'esercito golpista e quindi non è rappresentante legittimo del Cairo. "Come potrei parlare con te? Non sei stato eletto, sei stato nominato di chi ha guidato il colpo di Stato" che ha rovesciato il presidente islamista eletto Mohamed Morsi il 3 luglio, ha detto Erdogan ieri sera ad Ankara ad un iftar, una cena di fine digiuno per il Ramadan. Il premier, nel discorso trasmesso oggi da Cnn-Turk, ha detto di aver ricevuto uan lettera da ElBaradei che sollecitava un colloquio telefonico.
"Non piace loro quel che viene detto, sono a disagio. Dicono che certe dichiarazioni e valutazioni sono state fatte in ragione di una conoscenza insufficiente della realtà. Dicono che se ne può parlare al telefono" ha detto Erdogan.

L'Egitto martedì ha espresso un "forte risentimento" per le dichiarazioni di Erdogan a sostegno di Morsi, vittima di un "golpe". "C'è un forte risentimento per le parole ribadite dai responsabili turchi in rapporto alla situazione interna dell'Egitto" ha detto il portavoce del ministero degli Affari Esteri, Badr Abdelatty. Erdogan aveva detto che il presidente destituito dall'esercito è il solo capo di Stato legittimo in quanto "eletto dal popolo", secondo le dichiarazioni riportate dal quotidiano filogovernativo Zaman domenica.

Il capo del governo islamico conservatore turco è vicino a Morsi, che fa parte dei Fratelli Musulmani, e ha già definito la destituzione "contraria alla democrazia". L'esercito egiziano ha nominato un presidente ad interim, Adly Mansour, che a sua volta ha nominato un ex ministro delle Finanze, Hazem Beblawi, a capo del governo. Il nuovo esecutivo nega di essere nato con un golpe e sostiene che la deposizione di Morsi è avvenuta a seguito delle rivolte popolari che ne hanno compromesso al legittimità. Durante la presidenza Morsi le relazioni tra il Cairo e Ankara si erano rafforzate: la Turchia vedeva nell'Egitto filo islamico un partner di primo piano nella sua strategia di influenza regionale.

CRISI TRA ANKARA E IL CAIRO

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Erdogan non vuole parlare con El Baradei: "Sei stato nominato dai golpisti"

Today è in caricamento