Ucciso dalle bombe a 18 mesi: l'orrore della guerra nella morte di Kirill
Mariupol sotto assedio. I corridoi umanitari restano una promessa vuota. Le esplosioni si susseguono. Nessuno è risparmiato, neppure i neonati
Un uomo e una donna corrono dentro un ospedale, lui stringe tra le braccia un fagotto sporco di sangue: è il loro bimbo. Il piccolo ha appena 18 mesi. E' morto. I medici nulla possono. Le bombe russe lanciate su Mariupol lo hanno ucciso. E' questa l'immagine forse peggiore che rimane dell'ennesimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina.
Guerra Russia-Ucraina: le utime notizie
Il bimbo si chiamava Kirill. La sua mamma e il suo papà lo hanno avvolto in una copertina azzurra e hanno chiesti aiuto, ma i medici non hanno potuto fare nulla. Le immagini strazianti dei giovanissimi genitori disperati, immortalate da Ap, sono diventate virali. Il loro dolore emblema di un Paese straziato.
An 18-month-old Ukrainian boy, Kirill Yatsko was killed yesterday by Russian shelling. An AP photographer was at the hospital when the desperate parents came running in hoping doctors could save their baby boy. From CNN today. Please look at all 4 photos if you can stand to pic.twitter.com/doQBUzGZUv
— Northern Sparrow (@NorthernSprw) March 6, 2022