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Lunedì, 29 Aprile 2024
Civili come bersagli / Ucraina

Ucciso dalle bombe a 18 mesi: l'orrore della guerra nella morte di Kirill

Mariupol sotto assedio. I corridoi umanitari restano una promessa vuota. Le esplosioni si susseguono. Nessuno è risparmiato, neppure i neonati

Un uomo e una donna corrono dentro un ospedale, lui stringe tra le braccia un fagotto sporco di sangue: è il loro bimbo. Il piccolo ha appena 18 mesi. E' morto. I medici nulla possono. Le bombe russe lanciate su Mariupol lo hanno ucciso. E' questa l'immagine forse peggiore che rimane dell'ennesimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina. 

Guerra Russia-Ucraina: le utime notizie

Il bimbo si chiamava Kirill. La sua mamma e il suo papà lo hanno avvolto in una copertina azzurra e hanno chiesti aiuto, ma i medici non hanno potuto fare nulla. Le immagini strazianti dei giovanissimi genitori disperati, immortalate da Ap, sono diventate virali. Il loro dolore emblema di un Paese straziato. 

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