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Venerdì, 26 Aprile 2024
Rischio escalation / Israele

Israele e Gaza vivono la peggiore crisi dal 2021

La tensione è alta in occasione della Pasqua ebraica, che coincide quest’anno con il mese sacro musulmano del Ramadan

Sale la tensione a Gerusalemme. Nella notte, da Gaza sono stati sparati almeno quattro missili diretti verso il sud di Israele ma intercettati dal sistema antimissilistico Iron Dome. L’aviazione israeliana ha reagito colpendo nella Striscia due obiettivi militari di Hamas, senza però provocare decessi e feriti.

Ai boati delle bombe seguono gli scontri tra fedeli islamici e reparti della polizia israeliana in quello che si presenta come la peggiore escalation di tensione dallo scorso anno. Nel maggio del 2021, infatti, per 11 giorni consecutivi ci sono stati scontri aerei e di artiglieria tra Hamas e Israele. Il conflitto, allora come oggi, ha avuto come casus belli la “marcia delle bandiere”, quando gruppi di giovani israeliani di estrema destra hanno marciato lungo la Spianata delle Moschee con bandiere che mostravano la Stella di David, il simbolo della religione ebraica, per affermare il controllo israeliano su tutta Gerusalemme.

Nella giornata di ieri 20 aprile, si è tenuta una simile iniziativa organizzata dall’estrema destra israeliana, che però non ha ricevuto l’autorizzazione dalla polizia. Le forze dell'ordine hanno quindi bloccato il corteo composta da circa 500 persone, che da via Giaffa si stava dirigendo verso la Porta di Damasco, simbolo della Gerusalemme palestinese, per scongiurare altre violenze dopo settimane di spargimenti di sangue.

La tensione è alta in occasione della Pasqua ebraica, che coincide quest’anno con il mese sacro musulmano del Ramadan. E come lo scorso anno, anche oggi 21 aprile gruppi di giovani palestinesi si sono barricati nella moschea al-Aqsa e da là si confrontano con gli agenti lanciando sassi e sparando fuochi di artificio ad altezza d'uomo. L’azione dei miliziani del movimento islamico di Hamas ha ricevuto il sostegno del leader del gruppo, Ismail Haniyeh, che ha annunciato come i combattenti siano pronti a rispondere con violenza agli israeliani che salgono al Monte del Tempio, ovvero la moschea di al-Aqsa a Gerusalemme, terzo luogo più sacro dell’islam.

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E riferendosi al raduno ultranazionalista organizzato a Gerusalemme Est, il leader di Hamas ha lanciato un monito ai coloni israeliani poiché subiranno una sconfitta anche in merito alla “politica di incursione”. Il movimento islamico Hamas ha avvertito la “leadership dell’occupazione” di assumersi la responsabilità di mosse pericolose e provocatorie.
Nel frattempo aumentano gli arresti dei palestinesi (più di 400 nelle ultime settimane), che vedono la chiusura dei valichi con la Cisgiordania dal pomeriggio di oggi, in concomitanza con la fine della Pasqua ebraica. Da domani ai palestinesi sarà comunque consentito di raggiungere la Spianata delle Moschee, nel terzo venerdì del Ramadan.

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