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Martedì, 30 Aprile 2024
Pace lontana / Israele

La guerra tra Israele-Hamas, Netanyahu: "Durerà molti mesi. Non cedo a pressioni"

Il primo ministro israeliano allontana l'ipotesi dimissioni e promette: "Faremo in modo che Hamas non continui a rappresentare una minaccia". L'Onu: "A Gaza almeno il 40% della popolazione a rischio carestia"

Nessuna intenzione di dimettersi e la previsione di una guerra che durerà ancora per mesi. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu nella sua conferenza stampa settimanale non arretra di un passo. "Israele - dice - sta combattendo su tutti i fronti", ma è necessario più tempo per vincere contro Hamas, tanto che la guerra nella Striscia di Gaza "durerà molti più mesi" di quanto inizialmente previsto.  

Il primo ministro si mostra deciso, promettendo che i combattimenti continueranno fino a quando non saranno raggiunti tutti gli obiettivi dell'offensiva: "Faremo in modo che Hamas non continui a rappresentare una minaccia per Israele".

"Come primo ministro - prosegue - rifiuto le pressioni internazionali affinché cessino i combattimenti. Apprezzo il sostegno americano, dimostrato dall'approvazione di ulteriori forniture militari all'df. Finora abbiamo neutralizzato 8.000 terroristi, stiamo paralizzando la capacita' di Hamas, prendendo di mira i suoi comandanti, ed elimineremo anche i leader. Abbiamo approvato piani operativi per la continuazione della guerra, e se Hezbollah intensificherà gli attacchi, dovrà affrontare conseguenze senza precedenti,  come l'Iran"

"L'hanno violentata, poi le hanno tagliato il seno per giocarci": l'orrore degli stupri di Hamas

Quanto a possibili dimissioni, invocate da più parti dopo il massacro del 7 ottobre, il tema non sembra in discussione. "L'unica cosa da cui mi allontanerò è Hamas", ha detto rispondendo alle domande dei giornalisti. 

Netanyahu appare invece più possibilista per i rilascio degli ostaggi. Spiega che "Hamas ha proposto vari tipi di ultimatum che noi non abbiamo accettato" ma che se un accordo sarà possibile, "sarà portato a termine". 

Mentre i combattimenti proseguono senza sosta, il direttore a Gaza dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi (Unrwa), Tom White, lancia l'allarme: almeno il 40% della popolazione della Striscia è a rischio di carestia.

In un post sul suo account X, White ha condiviso un video in cui un folto gruppo di persone che a Gaza circonda un convoglio umanitario e salta sui camion di aiuti: "Sono necessari rifornimenti più regolari: è necessario un accesso umanitario sicuro e sostenibile ovunque, compreso il nord" della Striscia.

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