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Venerdì, 26 Aprile 2024
La nuova normativa / Israele

Israele è fuori dalla pandemia e dice addio alle mascherine al chiuso

Il provvedimento del ministero della Salute fa decadere l'obbligo (con qualche eccezione). Nel Paese il 59,5% della popolazione è completamente immunizzata

Lo Stato di Israele dice addio alle mascherine al chiuso. E' quanto stabilisce un emendamento firmato dal direttore generale del ministero della Salute israeliano, Chezy Levy, che mette fine a una disposizione in vigore da un anno e tre mesi per proteggere la popolazione dal coronavirus. A partire da oggi le attività commerciali e i locali potranno quindi riprendere a funzionare come prima della pandemia, poiché non sarà più obbligatorio indossare i dispositivi di protezione nei negozi, negli uffici, nelle scuole o in altri spazi pubblici chiusi.

Restano comunque delle eccezioni, come precisa la stampa locale. Nelle strutture di residenza per anziani e nelle istituzioni sanitarie che prevedono lunga degenza, coloro che non sono vaccinati e i dipendenti devono continuare a indossare la mascherina dato l'alto rischio di ammalarsi gravemente di Covid-19. Anche nei luoghi disposti alla quarantena sarà obbligatorio l'uso della mascherina, così come dovranno indossare la protezione facciale i passeggeri dei voli e gli studenti under 16 nelle aule scolastiche.

In Israele la curva dei nuovi casi ha iniziato a flettere da fine gennaio per poi scendere progressivamente fino quasi ad appiattirsi tra maggio e giugno (grafico in basso 'Our World in Data'). Il 59,5% della popolazione è completamente immunizzata, il 63,3% ha ricevuto una sola dose di vaccino. 

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