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Domenica, 28 Aprile 2024
La polemica / Ucraina

Nato: "Ucraina nell'Alleanza se cede territori". Kiev: "Ridicolo"

Il braccio destro del segretario Stoltenberg apre all'ipotesi di un compromesso con Mosca sulle regioni occupate. La dura replica del consigliere di Zelensky

Tensione sull'asse Nato-Ucraina. Stian Jenssen, direttore dell'ufficio privato del segretario generale dell'Alleanza Jens Stoltenberg, ha accennato nel corso di un'intervista alla possibilità che Kiev possa cedere una parte dei suoi territori occupati dalla Russia in modo da favorire il raggiungimento della pace e, di conseguenza, accelerare il suo ingresso nella stessa Nato. Un'ipotesi subito respinta dall'Ucraina: "È ridicolo", ha tagliato corto il consigliere di Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak.

Le dichiarazioni di Jenssen sono state rilasciate al quotidiano norvegese Vg. "Penso che una soluzione" per giungere alla fine del conflitto "potrebbe essere che l'Ucraina rinunci al territorio e ottenga in cambio l'adesione alla Nato", ha detto il braccio destro di Stoltenberg, ribadendo comunque la posizione del segretario "deve spettare all'Ucraina decidere quando e in quali condizioni negoziare" con Mosca per la fine della guerra. 

La questione dell'adesione all'Alleanza atlantica aveva già provocato tensioni tra Zelensky e i leader occidentali nel corso dell'ultimi vertice Nato di Vilnius, in Lituania. Il presidente ucraino avrebbe voluto portare a casa un impegno concreto da parte degli alleati sul percorso di adesione di Kiev, ma il summit si è concluso con una dichiarazione vaga in merito e screzi, emersi sui media, tra Zelensky e partner di primo piano come il Regno Unito. Uno degli ostacoli maggiori per l'Ucraina all'ingresso nell'Alleanza è chiaramente la guerra in corso: finché non si giungerà a una pace, un'eventuale adesione metterebbe la Nato in conflitto diretto con la Russia. Ecco perché il tema delle condizioni con cui giungere alla pace è centrale. 

"La Russia sta lottando enormemente militarmente e sembra irrealistico che possano conquistare nuovi territori. Ora è piuttosto una questione di cosa l'Ucraina riuscirà a riprendersi", ha detto Jenssen. A una domanda di Vg se è opinione della Nato che l'Ucraina debba cedere territori per raggiungere la pace con la Russia e la futura adesione alla Nato, Jenssen ha sottolineato che la discussione sul possibile status dopo la guerra è già in corso, e che la questione di una cessione del territorio alla Russia è stata posta da altri. "Non sto dicendo che debba essere così. Ma questa potrebbe essere una possibile soluzione", ha risposto Jenssen. 

La replica di Kiev non si è fatta attendere: cedere territori "significherebbe scegliere deliberatamente la sconfitta della democrazia, incoraggiare un criminale globale, preservare il regime russo, distruggere il diritto internazionale e tramandare la guerra ad altre generazioni", ha sdetto Podolyak. "Se Putin non subisce una sconfitta schiacciante, il regime politico in Russia non cambia e i criminali di guerra non vengono puniti, la guerra tornerà sicuramente con l'appetito della Russia per altro - incalza il consigliere presidenziale ucraino - I tentativi di preservare l'ordine mondiale e stabilire una 'cattiva pace' attraverso, siamo onesti, il trionfo di Putin non porterà la pace nel mondo, ma porterà sia disonore che guerra. Questo vale per qualsiasi formato di una nuova 'divisione dell'Europa': anche sotto l'ombrello della Nato. Allora perché proporre lo scenario del congelamento, tanto voluto dalla Russia, invece di accelerare la fornitura di armi? Gli assassini non dovrebbero essere incoraggiati", ha concluso Podolyak.

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