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Venerdì, 26 Aprile 2024
Simbolismo

Putin come Sauron, regala gli 'anelli del potere' ai suoi alleati

Il presidente russo ha donato anelli d'oro ai leader della Comunità degli Stati Indipendenti, suscitando paragoni con la trama del libro di J. R. R. Tolkien

"Un Anello per domarli, un Anello per trovarli, un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli". Chi l'avrebbe mai detto che queste famose parole de "Il Signore degli Anelli" di J.R.R. Tolkien sarebbero state prese così alla lettera dal presidente russo Vladimir Putin? In quella che sembrerebbe la rivisitazione della saga, il capo del Cremlino ha messo in opera il piano perfetto per diventare il nuovo Sauron, il signore dell'anello, distribuendo, durante un incontro a San Pietroburgo con i capi di Stato e di governo della Comunità degli Stati Indipendenti, otto anelli d'oro bianco e giallo con le scritte "Buon anno 2023" e "Russia", tenendo per sé il nono.

Secondo alcuni, questo regalo potrebbe essere stato ispirato dalla trilogia, in cui l'oscuro signore di Mordor offre anelli agli Uomini per tenerli sotto il suo controllo, riservando per sé quelli più potente, tanto più che nella serie di romanzi, gli esseri umani ricevono dal malvagio Sauron lo stesso numero di anelli dei membri della della Comunità degli Stati Indipendenti, un'organizzazione intergovernativa composta da nove delle quindici ex repubbliche sovietiche (Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan, Moldavia,Russia, Turkmenistan, Tagikistan e Uzbekistan). "Nove per gli uomini, mortali destinati a morire", scriveva il celebre autore.

Ma fatta eccezione per il leader della Bielorussia, Alexander Lukashenko , gli altri capi di Stato non sembrano essere stati entusiasti di questo ambiguo regalo. Dopotutto, l'anello ha sempre simboleggiato sia un legame indissolubile che la servitù e l'oppressione.

In tutto questo, un portavoce della presidenza russa ha negato qualsiasi legame con la saga e ha affermato che i doni erano solo dei "semplici souvenir" per gli alleati. Ma secondo la politologa Ekaterina Schulmann, intervistata da Le Monde, ha affermato che il riferimento al Signore degli Anelli è stato fatto "in piena consapevolezza" dalle autorità russe.

L'incontro a San Pietroburgo è avvenuto in un momento particolarmente teso, con la guerra ucraina in corso. Non è chiaro se i regali siano stati interpretati come un gesto di solidarietà o come un modo per influenzare gli altri leader. Ad ogni modo, il gesto di Putin ha suscitato reazioni contrastanti, con alcuni che lo vedono come un simbolo di cooperazione e altri come un tentativo di affermare il potere russo sugli Stati della ex Unione Sovietica.

Il Signore degli Anelli è stato vietato per molti anni in Urss, ma ha comunque avuto una forte influenza sulla cultura popolare del paese. Questa influenza si fa sentire ancora oggi nella guerra tra Mosca e Kiev, dove gli ucraini si ritraggono regolarmente come gli abitanti pacifisti della "Contea" - gli hobbit - e non esitano a definire i loro nemici "orchi". Sui social network, il regalo di Vladimir Putin ha ovviamente provocato una reazione. Alcuni utenti di Internet si sono divertiti a paragonare, in montaggi fotografici, il presidente russo alla creatura Gollum, lo schiavo dell'anello nell'opera di Tolkien, o a Sauron, il signore delle tenebre.

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