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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il ritiro / Afghanistan

La resa dell'occidente: dal 31 agosto gli afghani saranno soli

Confermata la data del ritiro definitivo mentre ancora migliaia di persone attendono di accedere al ponte aereo all'aeroporto di Kabul. Già iniziato il ritiro dei primi militari del presidio

Gli Stati Uniti rispetteranno la scadenza del 31 agosto fissata per la fine delle operazioni di evacuazione dei loro cittadini dall’Afghanistan, come concordato con i talebani. La decisione sarebbe stata comunicata dal presidente Joe Biden nel corso del summit del G7 convocato di urgenza per discutere della situazione in Afghanistan. Zabihullah Mujahid, il portavoce dei talebani, ha ribadito che qualsiasi estensione del termine concordato per le evacuazioni del 31 agosto sarà considerata una “violazione” nel corso di quella che è stata la seconda conferenza pubblica dei talebani da quando hanno preso il potere, il 15 agosto.

Kabul si profila una trappola per quanti vogliono lasciare il paese e ancora non sono riusciti ad accedere allo scalo aeroportuale: già da oggi i talebani che controllano le strade di accesso lasciano passare solo gli occidentali. Si ritiene che l'esercito americano abbia bisogno di due o tre giorni per chiudere le sue operazioni all'aeroporto di Kabul, pertanto rispetto ai 7 giorni che ci separano dal giorno dell'ultimatum dei talebani restano appena 4 giorni per terminare l'evacuazioni.

Il ritiro della Nato il 31 agosto

Con il ritiro delle forze armate statunitensi non sarà più possibile mantenere alcuna forma di rappresentanza diplomatica all'aeroporto di Kabul come spiegato dal ministro degli esteri italiano Luigi di Maio. Il Presidente del Consiglio Mario durante la riunione straordinaria del G7 ha ringraziato “tutti coloro che stanno contribuendo ad assicurare il buon esito delle operazioni di evacuazione a Kabul, in particolare l’esercito americano, britannico e tedesco” sottolineando la necessità di “mantenere un canale di contatto anche dopo la scadenza del 31 agosto” e la possibilità di transitare dall’Afghanistan in modo sicuro. “Inoltre, dobbiamo assicurare – sin da subito – che le organizzazioni internazionali abbiano accesso all’Afghanistan anche dopo questa scadenza”.

Sul tema immigrazione “saremo in grado di avere un approccio coordinato e comune? Finora – ha aggiunto Draghi – sia a livello europeo, sia internazionale, non si è stati in grado di farlo. Dobbiamo compiere sforzi enormi su questo“. “Per raggiungere tutti gli obiettivi credo che il G7 debba mostrarsi unito anche nell’aprire relazioni con altri Paesi. In questo, il G20 può aiutare il G7 nel coinvolgimento di altri Paesi che sono molto importanti perché hanno la possibilità di controllare ciò che accade in Afghanistan: la Russia, la Cina, l’Arabia Saudita, la Turchia e l’India”, ha detto Draghi.

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