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Lunedì, 29 Aprile 2024
una nuova via / Ucraina

Russia e Cina pensano di costruire un tunnel sottomarino verso la Crimea

L'obiettivo è creare una via di comunicazione al riparo dagli attacchi dell'Ucraina, stando a quanto riportato dal Washington Post

Progettare un tunnel sottomarino che colleghi la Russia alla Crimea nella speranza di creare una via di comunicazione al riparo dagli attacchi dell'Ucraina. È questo il tema dei colloqui che si sono tenuti in gran segreto tra manager governativi russi e cinesi, stando a quanto scrive il quotidiano statunitense Washington Post che riporta le intercettazioni dei servizi di sicurezza di Kiev.

Gli incontri tra le due delegazioni, che si sono tenuti a fine ottobre, sono partiti a causa delle crescenti preoccupazioni russe sulla sicurezza del ponte di 11 miglia sullo stretto di Kerch, servito come linea logistica chiave per l'esercito russo durante l'invasione dell'Ucraina, ma che è stato bombardato due volte dal governo di Kiev. I dubbi sul successo del progetto sono tanti. La fattibilità del tunnel, secondo esperti statunitensi, è tutta da verificare sia per i costi che potrebbero ammontare a miliardi di dollari sia perché i lavori durerebbero anni, per di più in una zona di guerra.

Ponte Kerch incendio-3

Il progetto, nota il quotidiano statunitense, comporterebbe anche rischi politici e finanziari per la Cina, che non ha mai riconosciuto ufficialmente l'annessione della Crimea da parte della Russia, e le cui aziende potrebbero rimanere intrappolate nelle sanzioni economiche che gli Stati Uniti e l'Unione Europea hanno imposto a Mosca. Tuttavia, le e-mail intercettate indicano che una delle più grandi società di costruzioni cinesi ha segnalato la propria volontà di partecipare.

L'autenticità dei messaggi - forniti al Washington Post da funzionari ucraini - è stata confermata da altre informazioni ottenute separatamente dal Post, compresi i file aziendali che mostrano che in Crimea è stato recentemente formato un consorzio russo-cinese che coinvolge le persone citate nelle e-mail che, tra l'altro, parlano di incontri con delegati cinesi in Crimea.

Le e-mail circolate tra i funzionari del consorzio nelle ultime settimane menzionano incontri con delegati cinesi in Crimea. In uno di essi, datato 4 ottobre, la Chinese Railway Construction Corporation (CRCC) viene descritta come "pronta a garantire la costruzione di infrastrutture ferroviarie e stradali di qualsiasi complessità nella regione della Crimea". Il capo del consorzio russo-cinese, con sede a Sebastopoli, ha rifiutato di rispondere alle domande sul progetto del tunnel.

Volodymyr Kalyuzhny, un uomo d'affari russo indicato come amministratore delegato del consorzio, ha respinto le domande, poi ha detto che non avrebbe fornito alcuna informazione ai "media ostili" e ha interrotto bruscamente la conversazione. In un messaggio inviato il mese scorso a un funzionario russo, uno dei principali rappresentanti della Crimea a Mosca, Kalyuzhny ha affermato di aver ricevuto "una lettera dai nostri partner cinesi sulla disponibilità di una delle più grandi aziende cinesi, la CRCC, a partecipare come appaltatore generale nella costruzione di un tunnel sotto lo stretto di Kerch".
L'e-mail era indirizzata a Georgy Muradov, indicato come rappresentante permanente della Repubblica di Crimea presso il presidente russo Vladimir Putin. Muradov non ha risposto a una richiesta di commento.

Ponte di Kerch-2

Sei dei nove amministratori fondatori del consorzio non figurano nei fascicoli di registrazione. Le e-mail mostrano anche gli sforzi della Cina per mantenere la segretezza. Una delle lettere sottolineava che la CRCC sarebbe stata coinvolta solo a condizione di "rigorosa osservanza della completa riservatezza" e che il nome della società sarebbe stato sostituito da "un'altra entità non correlata" in qualsiasi contratto. Un'altra email menziona una banca cinese disposta a "convertire i suoi fondi in dollari in rubli per trasferirli in Crimea per finanziare i progetti consortili".

Le e-mail citano anche discussioni del consorzio con un dirigente della CRCC, identificato come Xu Huaxiang, un nome che corrisponde a quello di un cittadino cinese elencato come vicepresidente e vicedirettore generale della divisione internazionale della società.

Le rivelazioni riportate dal quotidiano statunitense sono state negate dalla Russia. "Le voci sulla presunta costruzione di un tunnel sottomarino per unire la Crimea al territorio russo "non meritano nemmeno di essere commentate", ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che ha aggiunto: "Non sembra nemmeno un articolo da Washington Post, è una fesseria". 

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