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Sabato, 27 Aprile 2024
Elezioni 2024 / Taiwan

Elezioni a Taiwan, vince il democratico Lai. Ecco come potrebbe reagire la Cina

Si tratta di un risultato storico per il Paese: il candidato autonomista del Partito democratico progressista ha ottenuto per la prima volta un terzo mandato presidenziale consecutivo

"Voglio ringraziare il popolo taiwanese per aver scritto un nuovo capitolo nella nostra democrazia". Queste le prime parole pronunciate da William Lai, il candidato vincitore delle elezioni presidenziali a Taiwan che sfida la Cina. Pechino lo percepisce come una figura più "radicale" della presidente uscente Tsai, a causa delle sue passate dichiarazioni esplicitamente a favore di una indipendenza di Taiwan.

William Lai ha detto di essere "determinato a salvaguardare Taiwan dalle continue minacce e intimidazioni da parte della Cina" ma anche di voler lavorare per mantenere lo status quo tra le due sponde dello Stretto di Taiwan, la pace con la Cina. Si tratta di un risultato storico per il Paese: Lai ha ottenuto per la prima volta un terzo mandato presidenziale consecutivo. Ora come reagirà la Cina?

Riflettori puntati sulla Cina: come reagirà?

William Lai, il candidato autonomista del Partito democratico progressista (Dpp) e attuale vice presidente ha vinto le elezioni a Taiwan. Il candidato del principale partito d'opposizione e filo-Cina, il Kuomintang, Hou Yu-ih, ha ammesso la sconfitta  così come l'altro rivale, Ko Wen-je del Tpp.

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Lai ha superato i 5 milioni di preferenze, oltre il 40% dei voti. Secondo le prime stime l'affluenza è stata da record, superando il 70%. Il vice presidente uscente (entrerà in carica il 20 maggio) potrà festeggiare il risultato assieme ai suoi sostenitori solo quando sarà terminato ufficialmente lo spoglio. Riflettori puntati sul discorso della vittoria.

"La Cina tenta di condizionare le elezioni a Taiwan, i governi stranieri ci aiutino"

Quello di oggi è un voto molto importante non solo per Taiwan ma per tutto il mondo visto che determinerà la stabilità regionale dell'isola che si trova nell'oceano Pacifico e che la Cina rivendica come propria. Gli Stati Uniti stanno osservando con molta attenzione lo spoglio poiché la proclamazione del nuovo leader di Taipei potrebbe dare a Pechino il pretesto per un'ondata di manovre militari. Ma il rapporto con Pechino non è l'unico problema, molti taiwanesi sono più preoccupati per le questioni interne (lo abbiamo spiegato qui).

Elezioni a Taiwan 2024 Foto LaPresse

Ue preoccupata per possibili tensioni

"La pace e la stabilità nello stretto di Taiwan sono elementi chiave per la sicurezza e lo sviluppo nella regione e a livello globale", scrive l'Ue in una nota congratulandosi con Taipei per la partecipazione della popolazione alle elezioni.

Non nasconde però le preoccupazioni "per le crescenti tensioni nell'area e si oppone a qualsiasi tentativo unilaterale di cambiamento dello status quo. La pace e la stabilità nello stretto di Taiwan - sottolinea l'Ue - sono elementi chiave per la sicurezza e lo sviluppo nella regione e a livello globale".

Cina: voto Taiwan non impedirà inevitabile riunificazione

I risultati elettorali di Taiwan "non impediranno l'inevitabile tendenza alla riunificazione della Cina", ha affermato Chen Binhua, il portavoce dell'Ufficio per gli Affari di Taiwan del governo cinese. "Le elezioni non cambieranno il panorama di base e la tendenza allo sviluppo dei rapporti tra le due sponde dello Stretto e non altereranno l'aspirazione condivisa dei compatrioti dello Stretto di Taiwan a stringere legami più stretti".

La Cina si opporrà "con forza alle attività separatiste mirate all'indipendenza di Taiwan e alle interferenze straniere. La nostra posizione nel risolvere la questione di Taiwan e realizzare la riunificazione nazionale rimane coerente e la nostra determinazione è ferma come la roccia. Aderiremo al Consenso del 1992 che incarna il principio della 'Unica Cina' e continueremo a lavorare con partiti politici, gruppi e persone di vari settori di Taiwan".

Per la Cina dunque la riunificazione con Taiwan è inevitabile, come ribadito più volte. Lo scopo, ha continuato Chen, è di "incrementare gli scambi e la cooperazione tra le due sponde dello Stretto, migliorare lo sviluppo integrato tra le due sponde e promuovere congiuntamente la cultura cinese e lo sviluppo pacifico delle relazioni bilaterali".

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