A Tonga dopo lo tsunami anche il lockdown, il Covid arrivato con gli aiuti umanitari
L'arcipelago messo in confinamento dopo la scoperta di due casi tra i lavoratori che distribuivano le donazioni nelle isole. Fino ad oggi c'era stato un solo contagiato nell'intera pandemia
Insieme agli aiuti umanitari sono arrivati anche i primi casi di Covid-19 e così Tonga è stato messo in lockdown. Il Paese Polineasiano era stato colpito il 15 gennaio da una devastante eruzione del vulcano somerso Hunga Tonga-Hunga Ha'apai, a cui è seguito anche uno tsunami che ha provocato almeno due vittime e la distruzione di diverse abitazioni e proprietà oltre che un sostanziale isolamento delle isole dell'arcipelago per giorni.
Per questo sono stati inviati aiuti internazionali ma al loro arrivo si è scoperto che due lavoratori del porto che avevano contribuito alla loro distribuzione avevano contratto il coronavirus. Il primo ministro Siaosi Sovaleni ha annunciato quindi un confinamento di almeno 48 ore che potrebbe essere esteso più a lungo. Le due persone risultate positive, di cui non è stata comunicata l'identità, si sono mosse all'interno delle isole e si temono quindi altri contagi. Nei giorni scorsi 23 persone dell'equipaggio di una delle navi cariche di aiuti partite dall'Australia erano risultate positive al virus durante il viaggio verso le isole Tonga.
Il personale dell'imbarcazione era quindi rimasto in mare senza sbarcare. A oggi l'arcipelago aveva fatto registrare un solo caso di positività al Covid-19 importato dalla Nuova Zelanda, lo scorso novembre. Nel Paese del Pacifico l'83 per cento della popolazione adulta ha completato il ciclo vaccinale.
