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Sabato, 27 Aprile 2024
Venti di guerra / Turchia

La Turchia ha bombardato una base russa in Siria

Da domenica è in corso una campagna militare turca nel contro i curdi nel Nord della Siria e dell'Iraq. La Russia: "Rischio escalation nell'intero Medio Oriente".

Un drone armato turco ha colpito una base russa in Siria vicino a Tell Tamer, nel nord-est della Siria, non lontano dal confine turco-siriano. Un soldato russo sarebbe rimasto ferito secondo quanto riferito da fonti locali citate dall'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria. Ad essere presa di mira dai turchi l'ufficio di collegamento tra Pkk e militari russi in Siria.

Sempre stamani altri droni armati turchi hanno preso di mira almeno tre stazioni di carburante nel nord-est della Siria, nella zona controllata dalle forze curde e dalle forze statunitensi. Si contano ingenti danni materiali e almeno due feriti. Due giorni fa un altro drone militare turco aveva bombardato una base militare statunitense, condivisa con le forze curde locali, parte della coalizione guidata dal Partito dei lavoratori curdi (Pkk).

La Russia ribadisce il suo appello alla Turchia perché si astenga da un'offensiva di terra contro i curdi in Siria, ritenendo che ciò potrebbe portare a "un'escalation nell'intero Medio Oriente". Lo ha detto l'inviato presidenziale di Mosca per la Siria Alexander Lavrentev citato dalle agenzie russe.

Che cosa succede tra Turchia e Siria

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Da domenica è in corso una campagna militare turca nel contro i curdi nel Nord della Siria e dell'Iraq. Più volte annunciata, ha preso il via dopo l'attentato di Istanbul. Oggi il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha spiegato che le operazioni portate avanti per ora con aerei, artiglieria e droni armati "sono solo l'inizio". Il presidente turco ha detto che "al momento appropriato" l'offensiva potrebbe coinvolgere anche truppe terrestri e la Turchia è "determinata" a mettere in sicurezza l'intero confine che la separa da Siria e Iraq.

Ira di Erdogan contro i curdi, dopo i raid aerei ora minaccia l'invasione della Siria 

"Eradicheremo i terroristi da Tal Rifat, Manbij e Ayn al-Arab (Kobane)", ha aggiunto il presidente turco citando zone del nord della Siria sotto il controllo delle forze curde siriane. "Coloro che ci hanno assicurato che la Turchia non avrebbe affrontato minacce dalle aree sotto il loro controllo non hanno mantenuto le loro promesse", ha aggiunto Erdogan con un implicito riferimento agli Stati Uniti che nel nord della Siria collaborano da anni con le forze curde per combattere il sedicente Stato islamico.

Sempre oggi Erdogan ha aperto ad un incontro con il presidente siriano Bashar el Assad e a un secondo faccia a faccia con il capo della giunta militare al potere in Egitto, Abdel Fettah al Sisi.Il leader turco ha azzerato i rapporti con il regime di Damasco sin dall'inizio della guerra, nel 2011. A partire da allora Erdogan ha ripetutamente accusato Assad di essere un assassino. Solo nell'ultimo anno sono stati riattivati dei canali tra Siria e Turchia a livello di intelligence e sicurezza. Diversa la situazione con Al-Sisi. Erdogan ha definito "possibile" un secondo incontro con il leader egiziano. Il secondo perché i due si sono incontrati domenica scorsa in Qatar per la cerimonia di apertura del campionato mondiale di calcio. Il primo contatto di alto livello tra i due Paesi in 9 anni, vale a dire dalla rottura delle relazioni seguita il colpo di Stato che ha portato al-Sisi al potere. I due Paesi sono dall'inizio dell'anno impegnati in un processo di riavvicinamento dopo la rottura del 2013 e negli ultimi mesi sono aumentati contatti a livello commerciale e politico, ma sono ancora lontani da una completa ripresa delle relazioni.

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