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Lunedì, 29 Aprile 2024
La telefonata tra i leader / Ucraina

Crisi Ucraina, Biden avverte Putin: "Se invadete la reazione sarà decisa"

Conversazione di un'ora. La Casa Bianca: "Pronti a impegnarci per via diplomatica, ma siamo ugualmente preparati per altri scenari". Il Cremlino: "Isteria Usa". Cittadini occidentali richiamati in patria

Ancora una girandola di colloqui, ma nessun passo concreto e la tensione resta altissima al confine tra Russia e Ucraina. Il timore di un'invasione da parte del presidente russo Putin cresce di ora in ora, i movimenti delle truppe fanno sorgere più di un sospetto, le altre nazioni richiamano in patria i connazionali che si trovano nel territorio ritenuto sempre più a rischio e la telefonata tra Biden e Putin non sblocca la situazione.

La Farnesina agli italiani: "Andate via"

La telefonata Biden-Putin 

Joe Biden "è stato chiaro" con Vladimir Putin e ha detto al presidente russo che se la Russia dovesse invadere l'Ucraina gli Stati Uniti e gli alleati risponderanno in modo "deciso" e imporranno "costi severi" a Mosca. Ecco la prima informazione diffusa dalla Casa Bianca dopo la telefonata tra i due leader. 

Biden ha nuovamente invitato Putin a ritirare le truppe russe ammassate presso i confini dell'Ucraina e ha avvertito gli Stati Uniti e gli alleati "risponderebbero in modo deciso e imporrebbero costi rapidi e gravi" in caso di invasione russa. Secondo una nota della Casa Bianca, il presidente Usa ha sottolineato le gravi conseguenze in termini di sofferenze umane che avrebbe una guerra "Mentre gli Stati Uniti rimangono pronti a impegnarsi per via diplomatica, in totale coordinamento con gli alleati e partner, siamo ugualmente preparati per altri scenari", ha detto Biden

Gli Usa dicono apertamente che non si è trattato di una conversazione risolutiva. Gli Stati Uniti, riporta un funzionario della Casa bianca, non vedono un "cambio fondamentale di nella dinamica" che "si osserva da alcune settimane".

Dall'altro capo del telefono l'assistente presidenziale russo Yuri Ushakov definisce la conversazione tra i leader "equilibrata e professionale". Ma la cordialità termina qui. Per i russi, gli Stati Uniti stanno alimentando "l'isteria" sull'invasione dell'Ucraina e allo stesso tempo stanno continuando a inviare armi a Kiev. "Il fatto è che gli statunitensi stanno gonfiando artificialmente l'isteria in merito alla cosiddetta invasione russa pianificata. Indicano persino le date dell'invasione e, parallelamente, insieme agli alleati, gonfiano i muscoli militari dell'Ucraina: risorse finanziarie significative sono state stanziate per la modernizzazione dell'esercito ucraino e il numero di istruttori militari inviati nel Paese è in aumento", dice il consigliere. Ushakov ha affermato che Putin ha rimarcato a Biden quanto sia pericoloso inviare delle forniture di armi all'Ucraina. Ushakov aggiunge che Putin ha ricordato a Biden come Kiev stesse sabotando gli accordi di Minsk e ha ricordato che l'Occidente non sta costringendo le autorità ucraine ad adempiere ai loro obblighi. 

Ucraina: invasione russa prima del 20 febbraio?

La paura dell'invasione, il richiamo dei cittadini stranieri

La telefonata Biden-Putin è stata però solo l'ultima tappa di una lunga, lunghissima giornata per la diplomazia internazionale. Il mondo oggi si è svegliato con i media americani che riportavano il timore di un'invasione russa in Ucraina imminente, forse prima della fine delle Olimpiadi (i giochi si chiudono il 20 febbraio ndr). 

Alle 13 l'allerta della Farnesina. Il ministro degli Esteri invita gli italiani che si trovano in Ucraina a tornare in patria. "In considerazione dell'attuale situazione, in via precauzionale, si invitano i connazionali a lasciare temporaneamente il paese con i mezzi commerciali disponibili", recita l'avviso dell'Unità di crisi. Quello dell'Italia (già lo aveva fatto Londra) non è un passo isolato: anche Germania, Olanda e Spagna invitano i propri cittadini a lasciare l'Ucraina, per il rischio di un'imminente invasione russa. A stretto giro, la compagnia di bandiera olandese Klm annuncia la sospensione con effetto immediato dei collegamenti aerei con l'Ucraina fino a ulteriore avviso. Stessa linea seguita da Croazia, Svezia e Danimarca. 

Poche ore dopo anche il ministro degli Esteri francese sconsiglia ai suoi cittadini "qualsiasi viaggio" in Ucraina. "Nel contesto delle tensioni create dall'ammasso delle truppe russe ai confini dell'Ucraina, si raccomanda di essere più vigili", si legge sul sito web del ministero. "I viaggi verso le aree di confine settentrionale e orientale del Paese sono fortemente sconsigliati", la precisazione ulteriore.

Le mosse militari

Tutti i Paesi dicono di lavorare a una soluzione diplomatica, eppure il conflitto appare sempre più probabile. Ad aumentare la tensione, lo "sconfinamento" di un sottomarino della Marina Usa in acque territoriali russe nel Pacifico. Intercettato dalla flotta di Mosca, ha respinto l'invito ad allontanarsi ed è stato successivamente costretto a "lasciare le acque territoriali russe a tutta velocità", a quanto riferito dal ministero della Difesa russo.  

"Mantenere la calma"

A Kiev, intanto, una nota del ministero degli Esteri esorta i cittadini a "restare calmi, uniti all'interno del Paese, evitare azioni destabilizzanti e che creino il panico". Lo stesso premier ucraino Volodymyr Zelensky dice che gli avvertimenti degli Stati Uniti su una possibile invasione russa dell'Ucraina "causano il panico". E oltre cinquemila persone hanno partecipato alla Marcia per l'Unità nella capitale ucraina, per manifestare l'intenzione di resistere a un'eventuale invasione russa. 

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