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Lunedì, 29 Aprile 2024
Guerra in Ucraina / Ucraina

Il piano di Kiev per strappare la Crimea alla Russia

Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente Zelensky, ha spiegato i punti chiave della strategia ucraina per riconquistare la penisola: "Liberare i cieli, distruggere mezzi e collegamenti e liberare le acque del Mar Nero"

Mentre la controffensiva ucraina prosegue, il grande obiettivo di Kiev è uno: riconquistare la Crimea. Le forze armate di Zelensky, impegnate nel recupero dei territori invasi dall'esercito russo, considerano la penisola una priorità nella guerra cominciata oltre 18 mesi fa. Una regione strategica che Kiev intende riprendere attraverso il raggiungimento di tre obiettivi.

Il piano ucraino per strappare la Crimea alla Russia

Una strategia delineata da Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente Volodymyr Zelensky. "Primo: dobbiamo liberare i cieli sulla penisola per riuscire a distruggere armi ed equipaggiamenti russi e infrastrutture di valore logistico. Per questo, vengono colpiti sistemi anti-missile e di difesa aerea", spiega Podolyak avviando il discorso". "Secondo - ha aggiunto Podolyak - dobbiamo fermare i continui rifornimenti su larga scala, con l'afflusso di risorse e riserve nell'area del conflitto. Per questo miriamo a distruggere mezzi e collegamenti, comprese strutture illegale come i ponti nello Stretto di Kerch". 

"Terzo: dobbiamo cacciare dalle acque territoriali della Crimea nel Mar Nero ciò che resta della flotta della Russia e ripristinare lo status originario del Mar Nero. Per questo, vengono colpite infrastrutture e navi russe", afferma Podolyak facendo riferimento implicito a recenti operazioni che hanno colpito un cantiere navale di Sebastopoli con danni ad una nave e ad un sottomarino. Nelle ultime 24 ore, il ministero della Difesa russo ha rivendicato l'abbattimento di 11 droni ucraini e per qualche ora il ponte di Kerch, cruciale per i collegamenti tra Crimea e Russia, è stato chiuso.

La controffensiva ucraina a Est

Nelle ultime ore, l'esercito ucraino rivendica progressi nella controffensiva non solo verso sud - nella regione di Zaporizhzhia - ma anche verso est, nell'area attorno a Bakhmut, la città che per mesi è stata al centro del conflitto durante lo scorso inverno. Le forze di Kiev, in particolare, sono avanzate nella zona del villaggio di Andriivka. "Ci sono stati progressi, ma gli scontri duri proseguono", dice Hanna Maliar, viceministro della Difesa, confermando i report forniti dalla terza brigata d'assalto, che documenta combattimenti intensi nelle aree di Andriivka e Klishchiivka: "E' fuori luogo e prematuro parlare e di vittoria". "Il nemico non vuole lasciare gli insediamenti e continua a combattere", le parole di Maliar.

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