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Martedì, 30 Aprile 2024
Medio Oriente / Israele

Gli Usa frenano Israele: nessuna risposta militare diretta sul suolo iraniano

La moral suasion di Biden e dei principali partner frena per il momento la reazione di Nethanyau, che incendierebbe definitivamente il Medio Oriente. Guterres (Onu): "Orlo del baratro". Massima allerta anche in Italia

Iran e Israele sono i due nemici irriducibili da cui si diramano tutti i fronti del confronto militare in Medio OrienteL'attacco iraniano, progettato per essere facilmente intercettato, aveva l'obiettivo evidente ripristinare il livello della deterrenza.

Tutto dipende dalla capacità Usa di frenare Israele

Secondo l'autorevole analista Ian Bremmer, i prossimi passi dipenderanno solo e soltanto "dalla capacità dell'amministrazione Biden (e dei suoi alleati) di impedire a Israele una risposta militare diretta sul suolo iraniano". Più probabili, invece, blitz contro la milizia filoiraniana Hezbollah in Libano. La moral suasion degli Usa e dei principali partner frena per il momento la reazione di Israele, che incendierebbe definitivamente il Medio Oriente. La tensione, spiegano gli esperti, potrà salire ma la priorità è non valicare il limite dell'irreversibile. Un'azione conclamata nel territorio iraniano, ad esempio, sarebbe un’escalation verso territori inesplorati.

Israele: "Al momento non intendiamo estendere le operazioni militari"

"Al momento non intendiamo estendere le nostre operazioni militari". Lo ha detto il portavoce dell'esercito israeliano Daniel Hagari rispondendo in conferenza stampa a una domanda sulla volontà o meno di reagire all'attacco dell'Iran "Siamo pronti, stiamo monitorando tutti i teatri nella regione e valutiamo ogni scenario, ma al momento non intendiamo estendere le nostre operazioni militari. Il nostro ruolo è salvaguardare gli israeliani", ha spiegato il portavoce dell'esercito. "Rimaniamo in allerta, abbiamo approvato piani offensivi e difensivi, continueremo a proteggere lo Stato di Israele e costruire un futuro più stabile per la regione. Iran non è una minaccia solo per Israele ma per tutta la regione", ha aggiunto Hagari. 

La reazione non dovrebbe arrivare, in ogni caso, a caldo. In questo senso vanno anche le parole pronunciate nel pomeriggio di ieri dal ministro del gabinetto di guerra israeliano, Benny Gantz: "Di fronte alla minaccia dell'Iran - ha detto - costruiremo una coalizione regionale ed esigeremo un prezzo dall'Iran nel mondo e nel momento opportuno". Una linea che, secondo quanto riportato dal New York Times, sarebbe frutto del pressing Usa. Il presidente Biden avrebbe infatti convinto Netanyahu a rinviare la controffensiva che i falchi israeliani volevano immediata.

Iran: "Non abbiamo avuto altra scelta"

L'Iran "non ha intenzione di impegnarsi in un conflitto con gli Stati Uniti nella regione. Tuttavia, se gli Stati Uniti avviassero operazioni militari contro l'Iran, i suoi cittadini, o la sua sicurezza e i suoi interessi, l'Iran utilizzerà il suo diritto intrinseco a rispondere in modo proporzionato", ha detto l'ambasciatore iraniano all'Onu Saed Iravani al Consiglio di Sicurezza. La Repubblica islamica "non ha avuto altra scelta che esercitare il proprio diritto all'autodifesa", ha aggiunto Iravani.

Come funziona lo "scudo" che ha protetto Israele dall'Iran

Onu: "Medio Oriente sull'orlo del baratro"

"Il Medio Oriente è sull'orlo del baratro. La popolazione si trova ad affrontare il pericolo reale di un devastante conflitto su vasta scala. Ora è il momento di allentare la tensione, della massima moderazione e di fare un passo indietro dal baratro", ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres alla riunione del Consiglio di Sicurezza. "Abbiamo la responsabilità condivisa di coinvolgere attivamente tutte le parti interessate per prevenire un'ulteriore escalation - ha aggiunto - Né la regione né il mondo possono permettersi altre guerre".

Guterres ha ribadito al Consiglio di Sicurezza la sua "ferma condanna della grave escalation rappresentata dall'attacco dell'Iran a Israele", ricordando a tutti i paesi membri che la Carta Onu vieta l'uso della forza contro l'integrità territoriale o l'indipendenza politica di chiunque stato". "Vige inoltre il principio dell'inviolabilità delle sedi diplomatiche e consolari e il personale deve essere rispettato", ha aggiunto ricordando la "condanna" dell'attacco israeliano del 1 aprile al consolato iraniano a Damasco.

Massima allerta anche in Italia. Crosetto: "Mi aspetto ulteriore risposta di Israele"

Massima allerta anche in Italia dopo l'attacco dell'Iran a Israele, con un aggiornamento degli obiettivi sensibili da tenere sotto controllo. Piantedosi ha convocato per oggi pomeriggio il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica al Viminale, coi vertici delle forze di polizia e dell'intelligence. Stasera si riuniranno le commissioni Esteri di Camera e Senato, con le audizioni di Tajani e Crosetto.

L'Iran ha compiuto "un attacco gravissimo e senza precedenti" contro Israele e il ministro della Difesa Guido Crosetto ritiene "improbabile" che lo Stato ebraico "si fermi", "viste le proporzioni dell'attacco iraniano", "come non si è fermato" di fronte alle "richieste di una tregua a Gaza, per salvaguardare le vite dei civili". "Quindi mi aspetto un'ulteriore risposta", ha commentato Crosetto in un'intervista al Corriere della Sera.

Al ministro degli Esteri di Tel Aviv, Israel Katz, Crosetto ha detto che "comprendiamo bene la loro convinzione che non possa esserci un futuro per Israele finché esiste Hamas. Ma ho aggiunto che la strategia che Israele sta perseguendo a Gaza danneggia il loro Paese", ha spiegato il ministro. "Perché quando si forzano le regole del diritto internazionale, ci si mette contro le opinioni pubbliche del mondo e, proseguendo su questa strada, non si fa il bene dei propri figli, di chi verrà in futuro e della stessa sicurezza e saldezza dello Stato di Israele, principio per noi irrinunciabile. Ma, se buttiamo semi avvelenati nel terreno, crescerà odio e si aprirà una immane tragedia per il Medio Oriente, Israele in primis, anche per i prossimi decenni", ha precisato Crosetto.

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