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Sabato, 27 Aprile 2024
L'iniziativa / Israele

Gli Usa chiedono per la prima volta un cessate il fuoco a Gaza

Washington ha presentato una risoluzione all'Onu: Israele fermi i raid e l'assedio di Rafah, Hamas rilasci gli ostaggi. Ma la mossa di Biden potrebbe non sortire gli effetti sperati

Per la prima volta gli Stati Uniti hanno presentato un progetto di risoluzione alle Nazioni Unite chiedendo "cessate il fuoco immediato" della guerra nella Striscia di Gaza. Lo ha annunciato il segretario di Stato Usa Antony Blinken durante una visita in Arabia Saudita. 

Dall'inizio del conflitto, Washington aveva bocciato diverse risoluzioni simili presentati da altri governi, sostenendo il diritto di Israele di difendersi dopo l'attentato del 7 ottobre condotto da Hamas. Se in sede Onu il supporto al governo di Benjamin Netanyahu è stato netto, dietro le quinte sia il presidente Jeo Biden, sia lo stesso Blinken hanno fatto più volte pressioni su Tel Aviv affinché fermasse i raid contro la popolazione civile. Le divisioni tra la Casa bianca e Netanyahu sono emerse con forza in questi giorni dinanzi al piano del leader di israeliano di portare avanti un'offensiva Rafah, la città della Striscia dove si sono rifugiati circa 1,5 milioni di palestinesi in fuga dai bombardamenti nel resto della regione.

A inizio settimana, Biden ha avuto un colloquio con Netanyahu in cui ha ribadito la sua contrarietà all'offensiva a Rafah. Il premier israeliano ha ribadito invece che l'attacco avverrà, anche se è probabile che ci vorranno settimane, se non mesi, per metterlo in pratica. Per Tel Aviv, Rafah è l’ultima grande roccaforte di Hamas nella Striscia. "Hamas tiene lì dozzine di ostaggi israeliani. E senza occupare Rafah, non esiste un modo realistico per Israele di interrompere e fermare il contrabbando di armi dall'Egitto a Gaza", scrive il quotidiano israeliano Haaretz.

Lo stallo tra Usa e Israele potrebbe venire risolto da un cessate il fuoco temporaneo e dal rilascio degli ostaggi da parte di Hamas. Questa è l'idea di Washington che è confluita nella proposta di risoluzione presentata all'Onu. Si vedrà, però, se la strategia di Biden troverà il supporto di Hamas. Difficile pensare che l'organizzazione terroristica faccia a meno del suo principale strumento di trattativa politica, ossia gli ostaggi, senza avere garanzie forti sul suo futuro. 

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