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Venerdì, 26 Aprile 2024
VENEZUELA / Venezuela

Scontro Maduro-Capriles, il dopo Chavez è ad alta tensione

Capriles è il simbolo della borghesia bianca e degli interessi americani nel Paese. Non è favorito, ma contro Maduro ha più chance di quelle che aveva contro Chavez

Si inasprisce lo scontro in Venezuela tra Nicolas Maduro, vice di Chavez, e Henrique Capriles, leader dell'opposizione, che accetta la sfida alle presidenziali. Il leader dell'opposizione ha accusato il presidente ad interim di aver ''mentito per mesi'' sulla salute di Chavez, mentre l'erede designato dell'ex leader venezuelano gli ha risposto che dovra' ''vedersela con la legge'' per aver lanciato ''la piu' grande infamia e la piu' grave offesa alla famiglia'' di Chavez.

Le elezioni anticipate per la morte del comandante sono state convocate per il 14 aprile. La campagna elettorale inizierà, ufficialmente, 12 giorni prima del voto.

Capriles si è rivolto al paese in diretta televisiva sfidando apertamente Maduro ("Non intendo lasciarti la strada aperta")  e accusando il governo di aver mentito sistematicamente e sulla salute e la morte di Hugo Chavez e sul modo in cui è stata gestita la transizione istituzionale. Capriles è sostenuto dalla Mesa de unidad democratica (Mud). Ha accusato Maduro, la Corte superiore di giustizia (Csg) e il Consiglio elettorale nazionale (Cne) di aver violato la Costituzione come parte "di un piano freddamente calcolato". "La fine del film che si sono inventati era forzare la situazione fino a pormi a me nella posizione di ritirarmi, ma non lo farò", ha detto Capriles.

Meno di sei mesi fa Chavez aveva sconfitto Capriles nelle elezioni presidenziali con uno scarto di 11 punti percentuali. Ora il Sudamerica si chiede se Maduro riuscirà a raccogliere un'eredità così pesante come quella di Chavez.

Nicolas Maduro intanto respinge  le accuse lanciate contro di lui e contro il governo dal leader d'opposizione, definendole "la più grande infamia e la più grande offesa alla famiglia di Hugo Chavez". Capriles "dovrà vedersela con la legge, e poi non venga a dire che è un perseguitato politico, perché ha commesso il più grave errore della sua vita", ha detto Maduro aggiungendo: "Questa non è una minaccia, è così". "La famiglia (di Chavez) - ha continuato il presidente ad interim in un messaggio trasmesso in tv - mi ha incaricato di annunciare che si riserva di intraprendere azioni legali contro questo signore per le offese che ha lanciato riguardo alla vita e alla morte del comandante". Maduro ha affermato che l'opposizione "ha deciso di lanciare al popolo un dardo avvelenato di odio e di provocazione". Secondo il delfino di Chavez a Capriles "è caduta la maschera della tolleranza" e ha dimostrato di essere "un perdente miserabile".

Capriles è il simbolo della borghesia bianca e degli interessi americani nel Paese. Proverà a giocare la sua partita, con più chance di quelle che aveva contro Chavez. Lo slogan della sua campagna sarà "restituire il Venezuela ai venezuelani, non farlo comandare ai cubani". Probabilmente non basterà. L'asse tra L'Avana e Caracas è solido come non mai e la procedura elettorale accelerata - in pratica solo una decina di giorni di campagna elettorale - favorisce Maduro.

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