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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Beppe Grillo ricambia idea: "Sul futuro dell'Europa la parola ai cittadini"

Dopo la Brexit il 5 Stelle cambia rotta: sul blog pentastellato ora si parla di Italexit: la giravolta dopo la vittoria dell'alleato Farange, compagno di banco all'europarlamento

Il caos Brexit investe il blog di Beppe Grillo: sul diario online del Movimento 5 Stelle l'esito del referendum sulla permanenza nella Ue porta alla rettifica di post in cui lo staff pentastellato esplicita le linee guida e i punti politici del movimento: peccato che a ben vedere si tratta di una giravolta continua, prima contro il Brexit, poi l'esaltazione della vittoria dell'euroalleato Farage.

LA CRONISTORIA - Quando mancavano meno di 24 ore alla bufera elettorale che si sarebbe abbattuta sulle isole del Regno Unito, sull'organo pubblico del Movimento gli europarlamentari firmavano una pubblicazione in cui si evinceva come i pentastellati fossero contrari a proporre anche in Italia un referendum sulla permanenza nella Ue:  "L'Europa non funziona ma non abbiamo intenzione di abbandonarla". Più che un passo indietro e un passo a lato quello dei 5 Stelle: il Movimento nel giorno in cui entrava con Virginia Raggi sulla poltrona del Comune di Roma, si scopriva partito di governo smarcandosi dalle posizione anti europeiste. Uno schiaffo a quel Nigel Farange, leader degli antieuropeisti inglesi dell'Ukip che siedono con i 5 Stelle nello stesso gruppo nell'europarlamento. Appena 24 ore dopo quando Farage si scopre il vero trionfatore del Brexit britannico il 5 Stelle fa un passo indietro. 

PAROLA AI CITTADINI - "Il Regno Unito è fuori dall'Unione Europea e Cameron si è dimesso. Lo hanno deciso i cittadini britannici con il referendum. E' la strada più cara al Movimento 5 Stelle, quella di chiedere ai cittadini un parere sugli argomenti decisivi per i popoli" si legge in un post firmato M5s e pubblicato sul blog di Beppe Grillo. "Nessun governo deve aver paura delle espressioni democratiche del proprio popolo, anzi deve considerare il suo volere come il più autorevole dei mandati". Un cambio di rotta che campeggia sul organo politico pentastellato "l'Unione Europea deve cambiare, altrimenti muore". 

Brexit, il trionfo degli euroscettici

"Il MoVimento 5 Stelle ha sempre creduto che a dover decidere sulle questioni decisive debba essere il popolo, infatti abbiamo raccolto le firme per il referendum sull'euro  - si legge ancora nel post - L'Italia non ha bisogno di un governo amico dei lobbisti, ma di onestà, determinazione e competenza politica. Dobbiamo tutelare il nostro made-In, garantire la flessibilità sugli investimenti pubblici, cambiare la politica sull'immigrazione, proteggere le eccellenze agroalimentari e valorizzare le nostre Pmi. Vogliamo un'Europa che sia una 'comunità' e non un'unione di banche e lobby. Ora la parola ai cittadini", conclude il M5s.

Una strambata, un'inversione di rotta allo scoppiare del tempesta che viene dal nord dell'Europa: cambiato il vento dal "remain" al "leave" il 5 Stelle gonfia le vele con i temi che ne hanno costituito fin dall'inizio la sua agenda europea. 

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