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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Berlusconi esagera: "I miei figli come gli ebrei sotto Hitler"

Il Cav racconta il dolore dei suoi figli: "Dicono di sentirsi come dovevano sentirsi le famiglie ebree in Germania durante il regime di Hitler". Sul futuro: "Non lascio l'Italia"

ROMA - Difende i figli, rende pubblico il loro disagio, e attacca sulla sua condanna. E' il classico Berlusconi quello raccontato da Bruno Vespa nel suo nuovo libro.

"I miei figli dicono di sentirsi come dovevano sentirsi le famiglie ebree in Germania durante il regime di Hitler. Abbiamo davvero tutti addosso" si sfoga il Cav con il giornalista che gli chiede se sia vero che i figli gli hanno chiesto di vendere tutto e andare via

Nonostante le persecuzioni, però, nessuna voglia di andare via: "Sono italiano al 100%. In Italia ho le mie radici. In Italia sono diventato quello che sono - racconta il Cav - Ho fatto qui l'imprenditore, l'uomo di sport, il leader politico. Questo è il mio paese, il paese che amo, il paese in cui ho tutto: la mia famiglia, i miei amici, le aziende, la mia casa, e dove ho avuto successo come studente, come imprenditore, come uomo di sport e come uomo di Stato. Non prendo neppure in considerazione la possibilità di lasciare l'Italia".

La condanna a quattro anni per frode fiscale nel processo Mediaset, però, pesa ancora. "Il primo sentimento è stato di non volerci credere - confessa Berlusconi - che fosse impossibile che capitasse a me tutto questo, e da lì il rifiuto di prendere in considerazione qualsiasi ipotesi, perché tutte sarebbero comunque ingiuste. Sono stato assalito - dice - da una profonda indignazione, che da allora non mi ha lasciato mai. Ho molto pensato a quanto soffrirebbero mio padre e mia madre se fossero qui. E mi sono chiesto come avrebbero voluto che mi comportassi. Credo - conclude - con la stessa dignità che mi hanno sempre insegnato».

Intanto, il paragone storico di Berlusconi ha, come prevedibile, suscitato numerose polemiche. Il primo a replicare è stato il presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Renzo Gattagnega. "La vita degli ebrei d'Europa sotto il nazismo fu segnata da un vortice nero di violenza, persecuzione, morte. Una catastrofe che non è soltanto del popolo ebraico ma dell'umanità intera. Ogni paragone - conclude -con le vicende della famiglia Berlusconi è quindi non soltanto inappropriato e incomprensibile ma anche offensivo della memoria di chi fu privato di ogni diritto e, dopo atroci e indicibili sofferenze, della vita stessa".  

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