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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica Italia

A bloccare l'alleanza di centrosinistra è solo Renzi: "Per Mdp non può essere candidato premier"

Il segretario del Pd ha dato incarico a Piero Fassino di trovare una quadra con le forze del centrosinistra ma il presidente della Toscana, Enrico Rossi, fondatore di Mdp, lo fredda: "Renzi rinunci solennemente a Palazzo Chigi"

La posizione del Partito Democratico la esprime Luigi Zanda, presidente del gruppo Pd in Senato, che in una intervista al Corriere della Sera ha ribadito "che il candidato premier del Pd è il segretario Matteo Renzi, questo "è fuori discussione, lo dice il nostro Statuto. Solo il segretario può decidere diversamente".

"C'è stato un eccesso di polemiche e, da qualche parte, continua a esserci. L'offerta del Pd è l'unica chance contro l'ingovernabilità, contro il ritorno delle destre e dei populismi: è dovere delle donne e degli uomini democratici di centrosinistra ricostruire l'unità".

Zanda ha spiegato che "l'apertura senza condizioni a un`alleanza di centrosinistra quanto più vasta possibile significa far nascere l`unico vero possibile argine sia alla destra di Salvini, alleato con la Le Pen, sia al Grillo antisistema, alleato con i sostenitori della Brexit. Con la sua relazione, Renzi ha posto il Pd al centro di un`alleanza di centrosinistra nella quale tutti gli alleati dovranno avere pari dignità".

"Il mio augurio è che Bersani e altre personalità della sinistra, alle quali sono legato da stima e amicizia, riflettano. Piero Fassino troverà i tanti punti da cui si può ripartire per realizzare la coalizione".

Nencini incontra Fassino: "Ipotesi lista riformista"

"Un lungo incontro, un confronto fruttuoso e positivo. Non sarà l'ultimo. C'è tanto di cui discutere". È quanto ha affermato il segretario del Psi, Riccardo Nencini, non appena terminato l'incontro con Piero Fassino, incaricato dalla direzione del Pd di tessere il dialogo per costruire la coalizione di centrosinistra.

"Condividiamo l'ipotesi di una lista della sinistra riformista che si presenti alle prossime elezioni con un programma serio e concreto, che non disperda il lavoro fatto dai due governi precedenti ma che fissi nuovi punti su cui lavorare: diritto alla casa, riforme istituzionali, lavoro".

Campo progressista: "Da Pd passo avanti"

La direzione del Pd ha segnato un "passo avanti", ma ancora non sufficiente. Lo dice Campo progressista in una nota. "Nella direzione di lunedì del Partito democratico, finalmente, sembra si sia posto fine almeno al mito dell'autosufficienza. L'apertura a verificare le condizioni per una coalizione di centrosinistra larga e inclusiva è un passo in avanti. Ma c'è ancora molto da fare". Nonostante questo "non ci sottrarremo al confronto", ma servono "fatti politici". Secondo il movimento di Giuliano Pisapia "al momento, non c'è un'analisi seria e sincera sulla condizione del Paese, nonché nessun fatto politico sui contenuti che vada incontro alla discontinuità che abbiamo sempre chiesto. Così come resta vago il perimetro di un'eventuale coalizione e inadeguate le rassicurazioni sul fatto che non ci saranno larghe intese dopo il voto".

Fassino incontra anche il presidente del Senato Grasso

Il presidente del Senato Pietro Grasso ha incontrato oggi Piero Fassino, delegato dal segretario del Pd Matteo Renzi a curare i rapporti con le altre forze di centrosinistra. Grasso, secondo quanto si apprende da fonti vicine alla presidenza, ha incontrato Fassino "come tutti gli altri esponenti del centrosinistra" che nei giorni scorsi gli hanno chiesto un colloquio. Il presidente del Senato ha ascoltato "con grande interesse" Fassino ma per quanto riguarda il tema di alleanze e coalizioni ha sottolineato "che non rappresenta alcun soggetto politico e quindi non ha titolo per parlare".

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