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Venerdì, 26 Aprile 2024
Il prossimo decreto del governo

Tutte le elezioni che slitteranno dalla primavera all'autunno del 2021

Il montare della terza ondata dell'epidemia di Covid-19 rende impossibile lo svolgimento della tornata elettorale. Roma, Milano ma anche Torino e Bologna dovranno aspettare l'autunno. Il consiglio dei ministri ha approvato il decreto

Slitta all'autunno la data delle elezioni amministrative che toccano importanti città tra cui Roma Milano, Torino, Napoli e Bologna. Non si voterà pertanto questa primavera alla scadenza naturale della consigliatura. Lo slittamento della data era nell'aria da tempo, ma vista la situazione epidemiologica e il montare di una terza ondata della pandemia di Covid-19 è impossibile pensare ad una tornata elettorale tanto importante. 

Oggi il Consiglio dei ministri è stato integrato con il decreto legge Disposizioni urgenti per il differimento di consultazioni elettorali per l'anno 2021. La data individuata per le Regionali e amministrative previste quest'anno è stata individuata in un periodo compreso tra il 15 settembre e il 15 ottobre. Coinvolte nel rinvio quindi non solo le elezioni comunali ma anche le Regionali previste in Calabria l'11 aprile e le suppletive di Siena.

Come si legge nel testo del decreto il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge che rinvia le elezioni amministrative, regionali e suppletive per Camera e Senato, previste nel 2021, al periodo compreso tra il 15 settembre e il 15 ottobre 2021.

Il motivo del rinvio il rischio epidemiologico dei tradizionali comizi politici. Al Viminale è stata già terminata l'istruttoria per decretare il rinvio.

Perplessità da parte di Luigi de Magistris, sindaco di Napoli e candidato alla guida della Regione Calabria: "Le amministrative si rinviano perché i partiti sono allo sbando. Questo è il motivo per cui non si vota a giugno, non c'entra la pandemia. Tenendo conto del trend sanitario - ha spiegato - ci sta che non ci siano le condizioni per votare ad aprile. Mi lascia perplesso che non si decida di votare a giugno". 

Articolo aggiornato il 4 marzo alle 18:06

Le elezioni comunali 2021 che slittano a ottobre

Sono poco meno di 1.300 i comuni interessati dalle elezioni amministrative nel 2021, insieme alla regione Calabria: oltre 1.100 sono quelli delle regioni ordinarie e circa 180 di quelle a statuto speciale. Sei sono le città chiamate alle urne che sono anche capoluogo di regione: Bologna, Milano, Napoli, Roma, Torino e Trieste. Si voterà anche in alcuni comuni capoluogo di provincia: Benevento, Carbonia, Caserta, Cosenza, Grosseto, Isernia, Latina, Novara, Pordenone, Ravenna, Rimini, Salerno, Savona e Varese.

Come ricorda Milanotoday anche nel 2020, del resto, le elezioni (in quel caso regionali oltre alla consultazione per il referendum costituzionale) erano state rinviate, ma per la fine di settembre. Prendendo l'esempio dello scorso anno, la speranza è evidentemente che, in autunno, la situazione pandemica sia meno grave che a maggio o giugno. E anche la campagna vaccinale avrà attestato il suo percorso.

C'è quindi più tempo per le coalizioni e i partiti per prepararsi all'appuntamento elettorale, peraltro evitando (almeno in parte) la campagna elettorale "sotto l'ombrellone", in agosto, visto che ci sarà tutto il mese di settembre e i primi giorni di ottobre di tempo per la propaganda. Sarà inevitabilmente ad agosto invece la raccolta firme per presentare le liste, visto che i documenti finali vanno presentati circa un mese prima del voto. Il secondo turno, eventuale, si terrà poi due settimane dopo.  

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