rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Il punto del premier

Draghi: "Il Governo va avanti unito. Ho provato a fermare Putin"

Il presidente del Consiglio allontana ogni ipotesi di addio e rilancia: "Abbiamo fatto molto e lo abbiamo fatto insieme". Sul conflitto in Ucraina: "Ho chiamato il presidente russo per la pace per lui i tempi non erano maturi. Inizio a pensare che sia inutile parlare con lui"

Il Governo è unito e va avanti compatto sotto la guida di un premier tutt'altro che stanco. Mario Draghi allontana le voci di un possibile addio a causa delle continue liti all'interno della maggioranza: "Non sono stanco e non ho alcuna intenzione del genere. Ho però l'intenzione di governare, affrontare le emergenze secondo il mandato che il presidente della Repubblica mi ha dato lo scorso febbraio. Questo è decisivo. Non bisogna governare per il potere fine a sé stesso. Tra l'altro, chi lo fa perde potere. Bisogna governare per fare le cose che servono all'Italia".

"Abbiamo fatto molto insieme"

Intervistato dal Corriere della Sera, il premier ha fatto il punto sul lavoro fatto dall'esecutivo sotto la sua guida: "In un momento pieno di incertezze, di potenziali instabilità, di fragilità interne ed esterne questo governo di unità nazionale continua a voler governare. Abbiamo fatto molto, e lo abbiamo fatto insieme. Dalle vaccinazioni, alla crescita economica che abbiamo raggiunto nel 2021, al conseguimento degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Merito dei cittadini, ma anche delle forze politiche. Il Governo va avanti fino in fondo se riesce a fare le cose che servono al Paese. Stiamo superando la pandemia; sul fronte internazionale, l'Italia è tornata a pesare come è giusto che sia: sosteniamo l'Ucraina, lavoriamo per la pace; sul piano economico usciamo da un anno in cui abbiamo avuto una crescita del prodotto interno lordo del 6,6%. C'è ora un rallentamento, dovuto alla guerra. Il compito del governo è quello di sostenere lavoratori e imprese e rendere l'Italia più moderna, vivibile, giusta",

"Ho provato a fermare Putin"

Il presidente del Consiglio ha poi parlato del conflitto in Ucraina e dei tentativi di far cambiare idea al presidente russo Vladimir Putin: "Ci siamo telefonati con il presidente Putin prima dell'inizio della guerra: ci siamo lasciati con l'intesa che ci saremmo risentiti. Alcune settimane dopo però Putin ha lanciato l'offensiva. Ho provato fino alla fine a parlargli. Nell'ultima telefonata gli ho detto che lo chiamavo per parlare di pace. Gli ho chiesto: 'Quando vi vedete con Zelensky? Solo voi due potete sciogliere i nodi'. Mi ha risposto: 'I tempi non sono maturi'. Ho insistito: 'Decidete un cessate il fuoco'. Ancora 'No: i tempi non sono maturi'. Dopo di che mi ha spiegato tutto sul pagamento del gas in rubli, che allora non era ancora stato introdotto. Ci siamo salutati con l'impegno di risentirci entro pochi giorni. Poi è arrivato l'orrore di Bucha. Comincio a pensare che abbiano ragione coloro che dicono: è inutile che gli parliate, si perde solo tempo".

"Realizzati tutti gli obiettivi del Pnrr"

Infine il premier ha parlato anche di temi economici: "Nel 2021 abbiamo realizzato tutti gli obiettivi previsti dal Pnrr. Pochi giorni fa sono arrivati i primi 21 miliardi, che si aggiungono ai quasi 25 che abbiamo ricevuto l'anno scorso. C'è stata una visita della Commissione europea sugli obiettivi di questo semestre e le sue conclusioni sono state positive. Ci sono alcune riforme che dobbiamo ancora realizzare: concorrenza, codice degli appalti, fisco e giustizia. Sul codice degli appalti, che è in commissione, mi pare che la strada sia spianata. Sarà poi il Consiglio di Stato a scrivere i decreti delegati in tempi molto rapidi —e anche questa è una buona notizia". "Le altre riforme sono in Parlamento - prosegue - e sono ancora fiducioso che possano essere approvate tutte abbastanza rapidamente. Sulla giustizia c'è la promessa di non mettere la fiducia e vale ancora. Sulla concorrenza restano pochi nodi. Sul fisco, l'atmosfera con il centrodestra, nell'incontro che abbiamo avuto, mi è sembrata positiva. Il centrodestra voleva confermare il sostegno al governo e da parte del governo si voleva ribadire che c'è qualche margine di trattativa, anche se gli elementi caratterizzanti della riforma restano. Ovviamente qualsiasi modifica dovrà andare bene anche al centrosinistra", conclude Draghi.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Draghi: "Il Governo va avanti unito. Ho provato a fermare Putin"

Today è in caricamento