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Venerdì, 26 Aprile 2024
Elezioni Italia

Elezioni, il 4 marzo si vota il nuovo Parlamento e per i Governatori di Lazio e Lombardia

Tutti i simboli, le liste e i candidati che gli italiani troveranno sulla scheda elettorale per il rinnovo della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica e per il rinnovo dei governatori e dei consigli regionali di Lazio e Lombardia

Il 4 marzo 2018 italiani al voto per le elezioni politiche 2018. Inoltre in Lombardia e Lazio cittadini alle urne anche per le elezioni regionali per il rinnovo del presidente della Regione e il rinnovo dei consigli regionali. 

Elezioni 2018, quando si vota

Si voterà domenica 4 marzo, dalle 07:00 alle 23:00. Lo scrutinio si svolgerà subito dopo la chiusura dei seggi e la precedenza verrà data alle schede del Senato. Lo spoglio delle schede delle elezioni politiche non dovrebbe terminare oltre la mattinata di lunedì 5 marzo.

La scheda elettorale: attenzione a non invalidare il voto

Per quanto riguarda lo spoglio delle schede delle elezioni regionali, lo scrutinio si terrà a partire dalle 14:00 di lunedì 5 marzo.

Elezioni 2018, come si vota

Alle elezioni politiche 2018 il 4 marzo 2018 si voterà con la nuova legge elettorale, il Rosatellum, e secondo la ripartizione nei nuovi collegi elettorali. L'indicazione del capo della coalizione non è prevista mentre ogni partito deve dichiarare il capo politico della lista. 

Chi vince le elezioni? La diretta

Sulla scheda l'elettore troverà i nomi dei candidati nel collegio uninominale di appartenenza e il contrassegno di ciascuna lista o coalizione di liste che lo appoggiano. Accando ai simboli (contrassegni) delle liste sono riportati i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale, i cosiddetti listini proporzionali indicati dai partiti.

Elezioni 2018, chi votare

Chi votare il 4 marzo alle elezioni politiche 2018? Abbiamo provato a fare chiarezza leggendo i programmi elettorali partito per partito, vagliando tutte le promesse e interrogandoci sui costi per realizzarle.

Solo promesse a carico dei contribuenti (demagogia o incompetenza?)

Gli italiani troveranno alcuni simboli che già conoscono, altri finiranno sulla scheda elettorale per la prima volta, altri ancora ritornano da un passato che riesuma la Prima Repubblica.

Tutti i sondaggi in vista del voto

Lo sbarramento per entrare in Parlamento è del 3% per le liste mentre le coalizioni per ottenere seggi devono superare il 10%, con l'obbligo di avere al proprio interno almeno un partito in grado di conquistare il 3% dei voti.

Le sfide dei candidati nei collegi uninominali

I candidati concorrono in un sistema misto: l’assegnazione di 232 seggi alla Camera e di 116 seggi al Senato è effettuata con metodo maggioritario in collegi uninominali, in cui è proclamato eletto il candidato più votato..

Elezioni, i collegi elettorali per la Camera

L’assegnazione dei restanti seggi delle circoscrizioni del territorio nazionale (386 e 193, rispettivamente per la Camera e per il Senato) avviene con metodo proporzionale in collegi plurinominali in cui sono proclamati eletti i candidati della lista del collegio plurinominale secondo l’ordine di presentazione, nel limite dei seggi cui la lista abbia diritto. 

Elezioni, i collegi elettorali per il Senato

Si prevede l’assegnazione con metodo proporzionale dei seggi della circoscrizione Estero (12 per la Camera e 6 per il Senato). Come stabilito Il 28 dicembre 2017 dal decreto firmato dal Presidente della Repubblica la prima riunione delle Camere avrà luogo il giorno 23 marzo 2018.

Lo speciale sulle elezioni politiche 2018

Nello speciale di Today dedicato alle elezioni politiche tutti i simboli delle liste, i programmi e i nomi dei candidati che gli italiani troveranno sulla scheda elettorale alle prossime elezioni per il rinnovo della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, ma anche i sondaggi in vista del voto.

I candidati, i programmi, i simbolii sondaggi

Elezioni Politiche 2018: i candidati (FOTO ANSA)

Elezioni regionali 2018 in Lazio e Lombardia

Oltre al rinnovo del Parlamento il 4 marzo 2018 sarà un vero e proprio 'election day' per gli elettori di Lombardia e Lazio chiamati alle urne anche per le elezioni regionali. L'accorpamento può favorire il centrodestra, con l'alleanza tra Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia suggellata sia a livello nazionale che regionale.

I seggi elettorali sono aperti dalle 7 alle 23 ma l’elezione del presidente della Regione e del Consiglio regionale in Lazio e Lombardia avviene con un sistema elettorale diverso rispetto a come si vota alle elezioni politiche. Non bastassero infatti le regole non proprio cristalline della nuova legge elettorale (qui un approfondimento sul Rosatellum e su come vengono eletti deputati e senatori) a complicare il tutto subentrano le differenze tra la legge elettorale in vigore in Lazio e Lombardia: ecco come si vota.

Lo speciale elezioni regionali 2018 | Lombardia | Lazio

Nello speciale di Today dedicato alle elezioni regionali tutti i simboli, le liste e i nomi dei candidati che i cittadini di Lazio e Lombardia troveranno sulla scheda elettorale alle prossime elezioni regionali per il rinnovo dei governatori e dei consigli regionali di Lazio e Lombardia.

Elezioni, i "colori" d'Italia dal 2009 ad oggi

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Elezioni, informazioni utili al voto

In vista delle elezioni del 4 marzo 2018, sia per gli elettori residenti in Italia che per quelli residenti all'estero, sono previste agevolazioni tariffarie per coloro che si metteranno in viaggio per andare a votare nel proprio comune di iscrizione elettorale sia per le elezioni politiche che per le elezioni regionali in Lombardia e Lazio.

Nella circolare n.13/2018 della direzione centrale dei Servizi elettorali sono indicati i termini temporali per chiedere le agevolazioni e le modalità per ottenerle. Eccole in sintesi

Agevolazioni di viaggio per treni, aerei, navi e autostrade

Le agevolazioni sono applicate dagli enti e/o società che gestiscono i servizi di trasporto ferroviario, aereo, marittimo e su reti autostradali.

Elezioni 2018, quando chiudono le scuole?

Il Ministero dell'Istruzione, tramite la circolare 441/2018, ha reso note le modalità con cui si svolgeranno le attività di chiusura delle scuole che saranno seggio elettorale per le elezioni 2018 in programma il prossimo 4 marzo.

Le istituzioni scolastiche dovranno mettere a disposizione degli uffici comunali le sedi dei seggi dal pomeriggio del 2 marzo alla giornata intera del 6 marzo. I plessi scolastici adibiti a seggi elettorali saranno riconsegnati entro mercoledì 7 marzo.

I componenti del seggio elettorale o i rappresentanti di lista o comunque impegnati in operazioni connesse, hanno diritto inoltre a recuperare le giornate non lavorative di impegno ai seggi con giorni di recupero da concordare con il datore di lavoro, in rapporto anche alle esigenze di servizio.

Liste e documenti, le scadenze elettorali

I partiti, i gruppi e i movimenti politici per presentare liste di candidati alle elezioni hanno depositato domenica 21 gennaio 2018 presso il Ministero dell’interno i contrassegni elettorali. Per carenza documentale a 9 contrassegni non è consentita la presentazione di liste: tra i bocciati La Margherita - Democrazia è Libertà, Fronte Verde, Ragione e Libertà.

Elezioni, la prima sfida è tra i simboli

Partiti, movimenti e gruppi politici dovranno presentare le liste dei candidati nei collegi plurinominali e i candidati nei collegi uninominali presso i competenti Uffici delle Corti d’appello per la Camera, per il Senato, e per la circoscrizione Estero, entro il 29 gennaio 2018.

La modulistica di riferimento per la presentazione delle candidature è reperibile online sul sito del Ministero dell’Interno.

Sempre sul sito internet del Ministero dell’interno nella sezione “Elezioni trasparenti” sono pubblicati in maniera facilmente accessibile per ciascun partito, movimento e gruppo politico organizzato che abbia presentato liste: a) il contrassegno depositato, con l’indicazione del soggetto che ha conferito il mandato per il deposito; b) lo statuto ovvero la dichiarazione di trasparenza; c) il programma elettorale con il nome e cognome del capo della forza politica. Nella medesima sezione del sito, entro dieci giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle liste, sono pubblicate, per ciascun partito, movimento o gruppo politico organizzato, le liste di candidati presentate per ciascun collegio.

Come si vota?

La scheda è la medesima, per la Camera e per il Senato. L’elettore dispone di un’unica scheda, sulla quale esprime un unico voto. La scheda reca il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale, il contrassegno di ciascuna lista o coalizione di liste ad esso collegate. I contrassegni delle liste hanno riportati a fianco i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale.

Le modalità di voto

come si vota con il rosatellum

Attenzione a non invalidare la scheda elettorale

  1. il voto espresso tracciando un segno sul contrassegno della lista vale anche per il candidato uninominale collegato, e viceversa;
  2. il voto espresso tracciando un segno sul nome del candidato uninominale collegato a più liste in coalizione, viene ripartito tra le liste in proporzione ai loro voti ottenuti nel collegio.
  3. Se l’elettore traccia un segno sul rettangolo contenente il nominativo del candidato del collegio uninominale e un segno sul sottostante rettangolo contenente il contrassegno della lista nonché i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale, il voto è comunque valido a favore sia del candidato uninominale sia della lista.
  4. Se l’elettore traccia un segno sul contrassegno e un segno sulla lista di candidati nel collegio plurinominale della lista medesima, il voto è considerato valido a favore sia della lista sia del candidato uninominale.
  5. Se l’elettore traccia un segno, comunque apposto, sul rettangolo contenente il nominativo del candidato uninominale e un segno su un rettangolo contenente il contrassegno di una lista cui il candidato non sia collegato, il voto è nullo, in quanto per l’elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica non è previsto il voto disgiunto. 

Dove e come si rinnova la tessera elettorale?

La tessera elettorale si rinnova presso l’ufficio elettorale del comune di residenza; è opportuno che gli elettori che hanno necessità di rinnovare la tessera elettorale si rechino per tempo presso l’ufficio elettorale del comune di residenza, al fine di evitare una concentrazione delle domande di rinnovo nei giorni immediatamente antecedenti ed in quello della votazione; tale ufficio resterà comunque aperto dalle ore 9 alle ore 18 nei due giorni antecedenti la data della consultazione e, nel giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di votazione, e quindi dalle ore 7 alle ore 23.

Come vota chi lavora fuori dalla propria regione?

La legge prevede che possano votare in Italia fuori del comune di residenza solo alcune categorie di elettori, come quelli ricoverati in ospedali e case di cura, militari, naviganti e tutti coloro che prestano servizio al seggio, e cioè i componenti dell'Ufficio elettorale di sezione, le Forze dell'ordine e i rappresentanti di lista, designati dai partiti. Per gli elettori che, non rientrando in tali categorie, per esercitare il diritto di voto devono raggiungere il comune di residenza e recarsi presso il proprio seggio di iscrizione elettorale, sono previste agevolazioni tariffarie per viaggi in treno, aereo o nave.

Quali documenti presentare al momento del voto?

I documenti da presentare al seggio momento del voto sono quelli ricompresi in una delle tre seguenti categorie: a) carta d’identità o altro documento d’identificazione munito di fotografia, anche se scaduto, rilasciato dalla pubblica amministrazione; b) tessera di riconoscimento rilasciata dall’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia, purché munita di fotografia e convalidata da un Comando militare; c) tessera di riconoscimento rilasciata da un ordine professionale, purché munita di fotografia.

Come vota chi è ricoverato in un ospedale?

L’elettore che sia degente in un ospedale o casa di cura è ammesso a votare nel luogo di ricovero. A tal fine deve presentare al Sindaco del comune nelle cui liste elettorali è iscritto un’apposita dichiarazione recante la volontà di esprimere il voto nel luogo di cura e l’attestazione del direttore sanitario dello stesso luogo di cura comprovante il ricovero. Tale dichiarazione, da inoltrare per il tramite del direttore amministrativo o del segretario dell’istituto di cura, deve pervenire al suddetto comune non oltre il terzo giorno antecedente la votazione, e cioè non oltre il 1° marzo 2018.

Inoltre gli elettori affetti da gravissime infermità, tali da renderne impossibile l’allontanamento dall’abitazione in cui dimorano (anche con l’ausilio dei servizi di trasporto messi a disposizione dal comune per agevolare il raggiungimento del seggio da parte dei portatori di handicap) e gli elettori affetti da gravi infermità, che si trovino in dipendenza continuativa da apparecchiature elettromedicali tali da impedirne l’allontanamento dall’abitazione, hanno la possibilità di votare a domicilio. La domanda, corredata da un certificato medico della ASL e dalla copia della tessera elettorale, deve pervenire al comune di iscrizione elettorale entro il ventesimo giorno antecedente la data della votazione, e cioè entro il 12 febbraio 2018.

I detenuti hanno diritto di voto?

Il diritto di prendere parte alla votazione è riconosciuto ai detenuti che non siano incorsi nella perdita della capacità elettorale (a seguito dell’interdizione dai pubblici uffici). Gli interessati devono far pervenire al sindaco del comune, non oltre il terzo giorno antecedente la data della votazione, e cioè non oltre il 1° marzo 2018, una dichiarazione attestante la volontà di esprimere il voto nel luogo di detenzione. La dichiarazione, che deve espressamente indicare il numero della sezione alla quale l'elettore è assegnato, deve recare in calce l'attestazione del direttore dell'istituto comprovante la detenzione dell'elettore ed è inoltrata al comune per il tramite del direttore stesso.

Come votano gli elettori italiani residenti all’estero?

Per gli italiani residenti all’estero la modalità ordinaria di espressione del voto, prevista dalla legge per le elezioni politiche e per i referendum nazionali, è quella per corrispondenza. Gli elettori residenti all’estero sono quindi iscritti d’ufficio nelle liste elettorali degli aventi diritto al voto per corrispondenza. I cittadini che intendano esercitare il diritto di voto in Italia devono aver prodotto espressa opzione in tal senso al Consolato di appartenenza entro il decimo giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto di indizione delle elezioni, e cioè entro l’8 gennaio 2018. Il Ministero degli esteri ha diffuso, attraverso le rappresentanze diplomatiche e consolari, un apposito modello per l’esercizio dell’opzione.

L’elettore, ricevuto il plico con le schede deve:

  1. esprimere il proprio voto sulle schede: il voto è espresso tracciando un segno sulla lista prescelta e, comunque, nel rettangolo che la contiene; può inoltre esprimere due voti di preferenza nelle ripartizioni alle quali sono assegnati due o più deputati o senatori e un voto di preferenza nelle altre; il voto di preferenza espresso validamente per un candidato è considerato quale voto alla medesima lista se l’elettore non ha tracciato altro segno in altro spazio della scheda; • introduce le schede nella relativa busta piccola e la chiude;
  2. inserire, nella busta grande affrancata, il tagliando staccato dal certificato elettorale (comprovante l’avvenuto esercizio del diritto di voto) e la busta piccola contenente le sole schede;
  3. spedire, infine, il tutto al Consolato competente. Saranno considerate valide le buste pervenute al Consolato entro le ore 16, ora locale, del giovedì antecedente la data stabilita per la votazione in Italia, e quindi entro le ore 16 di giovedì 1° marzo 2018. Gli elettori residenti all’estero che, entro quattordici giorni dalla data della votazione in Italia, non abbiano ricevuto a casa il plico con le schede, possono farne richiesta presentandosi di persona al proprio Consolato.

Le schede votate dagli elettori all’estero, incluse nelle apposite buste pervenute per corrispondenza agli Uffici consolari, vengono spedite in Italia dai Consolati mediante valigia diplomatica accompagnata. I plichi arrivati in Italia vengono presi in consegna dall’Ufficio centrale per la circoscrizione Estero, istituito appositamente presso la Corte d’appello di Roma, nel cui ambito - sulla base dell’elenco degli elettori fornito dal Ministero dell’interno - vengono costituiti seggi elettorali per lo scrutinio delle schede pervenute. Le operazioni di scrutinio iniziano alla medesima ora dello spoglio dei voti espressi nei seggi istituiti sul territorio nazionale, e cioè alle ore 23 di domenica 4 marzo.

E' possibile inoltre di votare per corrispondenza all’estero per gli elettori che, per motivi di lavoro, studio o cure mediche, si trovano temporaneamente all’estero per un periodo di almeno tre mesi nel quale è ricompresa la data della votazione. Questa possibilità è prevista dalla medesima legge anche per i loro familiari conviventi. A tal fine, i suddetti elettori possono formulare al comune di iscrizione elettorale un’espressa opzione per il voto per corrispondenza nella circoscrizione Estero - valida per un’unica consultazione - che deve pervenire al comune entro e non oltre il trentaduesimo giorno antecedente la data di svolgimento della consultazione, e cioè entro il 31 gennaio 2018.28).

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