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Sabato, 27 Aprile 2024
Verso le europee

Calenda, nuovo sgambetto a Renzi: Rosato e Bonetti passano ad Azione

L'ex ministra e il deputato, un tempo fedelissimi dell'ex premier, saranno vicepresidente e vicesegretario del partito: "Il bipolarismo ha allontanato gli elettori"

Anche in politica, così come nel calcio, esiste una sorta di "mercato di riparazione": accade così che sulle ceneri del cosiddetto Terzo Polo, due ex renzianissimi come Ettore Rosato e Elena Bonetti (ex ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia che si dimise insieme alla collega Teresa Bellanova e al sottosegretario Ivan Scalfarotto causando di fatto la caduta del governo Conte 2), scelgano di cambiare casacca e giocare nella squadra rivale per eccellenza, quella della stessa città, accasandosi alla corte di Carlo Calenda

Ettore Rosato preso di mira dalla "bestiolina" renziana: "Mi ricoprono di insulti, ma non rinnego nulla"

Indugiando sui paragoni calcistici, i due ex parlamentari di Italia Viva, che da tempo avevano rotto con Matteo Renzi, negli ultimi mesi avevano avviato una fitta interlocuzione con il leader di Azione, che non a caso ha presentato i "nuovi acquisti" alla stampa annunciando già i loro futuri ruoli: "Rosato – ha annunciato Calenda – diventa vicesegretario con delega all'organizzazione e Bonetti la proporrò alla prossima assemblea come vicepresidente. Dopo la rottura del Terzo Polo abbiamo costruito con Popolari europeisti riformatori (Per) un percorso di convergenza che oggi fa un passo in più". Due figure apicali che affiancheranno il leader nelle scelte dei prossimi mesi, quelli in cui si capirà se il progetto centrista riuscirà a decollare. L'obiettivo principale è il raggiungimento del quorum alle prossime elezioni europee, una sfida non semplice dopo la scissione coi renziani.

Calenda: "Non accoglieremo Italia Viva nelle nostre liste"

A proposito di Matteo Renzi: con lui e con Italia Viva, questa volta, il capitolo sembra definitivamente chiuso e non ci dovrebbero essere ripensamenti in vista della tornata elettorale di giugno: "Non faremo una lista indistinta che accolga Italia Viva – ha ribadito il leader di Azione – perché abbiamo già dato, non sarebbe credibile per gli elettori. Faremo una profilatura molto chiara: manderemo in Europa persone che sono esperte delle materie di cui si discute in Europa. Non faremo operazioni figurine".

Bonetti: "Vogliamo riunire quello che la politica ha diviso"

"Grazie per averci creduto – ha detto Elena Bonetti durante la conferenza stampa – e per non aver ceduto a momenti difficili e laceranti come la rottura del Terzo Polo. Noi entriamo per allargare Azione e per avviare un processo di costruzione di un nuovo partito unitario che sappia davvero mettere insieme le tradizioni popolari insieme a quelle popolari, repubblicane e i socialisti. Vogliamo riunire ciò che la politica del nostro Paese ha diviso", ha concluso. 

Rosato: "Serve un partito per rompere il bipolarismo"

"In politica – ha spiegato il collega Ettore Rosato –  bisogna avere delle ambizioni. Io ho la grande ambizione di voler contribuire alla creazione di un partito che abbia la capacità di rompere il bipolarismo. Voglio spendermi in questo progetto. C'e' un bipolarismo degli opposti, questo bipolarismo ha allontanato metà degli italiani dal voto".

Le proposte su conflitti di interesse e Rai e il (difficile) dialogo con il Pd

Durante la conferenza stampa, Calenda ha anche illustrato le prossime iniziative di Azione. "Domani – ha annunciato – presenteremo una proposta di legge per regolare i conflitti di interesse ispirata a quella della commissione europea e del parlamento europeo, che applicai al Ministero, e una norma per regolamentare le lobby. I conflitti di interesse uccidono la democrazia perché generano sfiducia tra i cittadini e falsano il processo democratico. Sempre domani faremo un punto sulle riforme della giustizia insieme a Enrico Costa. Garantismo e etica pubblica sono elementi che devono stare insieme per avere una giustizia equa e una politica credibile". Non è mistero che a logorare i rapporti con Matteo Renzi furono anche le prestazioni professionali "exrtra Parlamento" dell'ex presidente del consiglio, membro del board di Future Investment Initiative gestito dal principale fondo sovrano dell'Arabia Saudita di Moḥammad bin Salman. 

C'è poi il capitolo Rai. Calenda punta a presentare una proposta di riforma della televisione pubblica insieme al Pd, ma non mancano le frecciate ai dem: "Ho sentito la segretaria Elly Schlein – ha spiegato – e abbiamo intenzione di presentare, spero congiuntamente, una proposta di riforma della governance della Rai il cui primo pilastro è che ci sia una fondazione indipendente la cui gestione sia di nomina della Presidenza della Repubblica, con soppressione della commissione di Vigilanza. Dobbiamo dare alla Rai la dignità di un grande servizio pubblico, non è possibile vedere continuamente il cambiamento della televisione di Stato con il cambiamento dei governi. Ho suggerito a Schlein di concentrarsi su questo, perché siamo pagati per fare delle proposte. I sit-in li facevo a 14-15 anni, se invece è un'iniziativa che serve a presentare una proposta, noi ci siamo", ha concluso.

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