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Sabato, 27 Aprile 2024
Il punto

Perché il post di Beppe Grillo mette all'angolo Conte

Sono ore di attesa nel Movimento 5 Stelle, in cui tutti i parlamentari aspettano che qualcuno decida qualcosa

Giuseppe Conte era apparso sereno nel suo intervento televisivo. Forse troppo. Era tranquillo perché, dopo il provvedimento con cui il tribunale di Napoli aveva congelato il nuovo statuto, decapitando i vertici a 5 stelle, aveva già un’idea su cosa fare: rivotare. Quindi ripercorrere il processo interno al Movimento 5 Stelle, che lo scorso febbraio 2021 aveva cambiato lo statuto, eliminando il "capo politico" ed eleggendo un "presidente" (Giuseppe Conte appunto). Nella testa dell’ex Premier, la questione giudiziaria non sarebbe stato un gran problema. Solo una perdita di tempo. Il perchè è presto detto: se l’unico vizio rilevato dai giudici napoletani era stato quello di aver tenuto fuori una quota di iscritti, sarebbe bastato indire nuove elezioni e far rivotare tutti. Tanto non sarebbe cambiato l'esito visto che il risultato del febbraio 2021, quello impugnato da un gruppo di militanti campani al tribunale civile, aveva visto Conte eletto con numeri plebiscitari. Quella sicurezza, Conte l’ha espressa quando, a domanda su come risolvere la questione, ha risposto sorridendo: "Con un bagno di democrazia".

Non aveva fatto però i conti con il garante dello statuto Beppe Grillo, che, con un post Facebook, non solo ha stoppato Giuseppe Conte, ma lo ha anche smentito sul suo campo di gioco preferito, quello legale. Beppe Grillo infatti oggi se ne è uscito con un post Facebook che ha lasciato di sasso tutti i parlamentari. "A seguito dell’Ordinanza del Tribunale di Napoli VII Sezione Civile che ha sospeso, ai sensi dell’art. 23 c.c., le delibere impugnate del MoVimento 5 Stelle del 3 agosto 2021 di modifica dello statuto e del 5 agosto 2021 di nomina del Presidente, ha acquisito reviviscenza lo Statuto approvato il 10 febbraio 2021. – scrive il guru M5s sui social - Le sentenze si rispettano. La situazione, non possiamo negarlo, è molto complicata. In questo momento non si possono prendere decisioni avventate. Promuoverò un momento di confronto anche con Giuseppe Conte. Nel frattempo, invito tutti a rimanere in silenzio e a non assumere iniziative azzardate prima che ci sia condivisione sulla strada da seguire".

Post beppe grillo statuto m5s conte-2

Praticamente uno stop a qualsiasi iniziativa personale, dunque anche a qualsiasi idea possa provenire da parte di Conte, che adesso ha le mani legate. Se Conte dovesse fare qualcosa, si tradurrebbe in un affronto diretto a Beppe Grillo che, nel suo post, parla anche di "sentenza", smentendo l’avvocato del popolo che solo ieri, al programma "8 e mezzo" in onda su La7, come prima cosa, aveva voluto precisare proprio questo: la decisione del tribunale di Napoli "non è una sentenza, ma un’ordinanza cautelare". C’è differenza? Sì, e anche tanta. Conte lo sa bene. Ma poco importa se Grillo ha o no ragione. Conta il peso politico di una presa di posizione così da parte del garante. Intanto fra i parlamentari pentastellati c’è attesa per un futuro che sembra così incerto. Si aspetta, come ha chiesto Grillo. Poi si vedrà. A partire da stasera alle 21, quando ci sarà una assemblea di deputati M5s per "riflessioni politiche". Conte, sempre più all’angolo, ha dovuto rinunciare alla sua presenza a Porta a Porta. Il silenzio di Grillo vale per tutti, compreso Conte. 

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