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Martedì, 30 Aprile 2024
Il caso

Ilaria Salis ringrazia Mattarella per il suo "personale interessamento"

"Mi ha molto impressionato che abbia telefonato lui in prima persona e che lo abbia fatto con questa rapidità"

"Sono molto contenta, ringrazio davvero il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Mi ha molto impressionato che abbia telefonato lui in prima persona e che lo abbia fatto con questa rapidità. Lo ringrazio davvero tanto per il suo coinvolgimento". Con questo messaggio Ilaria Salis ringrazia il Capo dello Stato per la telefonata al padre Roberto nella quale assicura il suo "personale interessamento" al caso. L’attivista italiana, reclusa da oltre 13 mesi in un carcere ungherese con l'accusa di aver aggredito fisicamente un gruppo di neonazisti, rischia fino a 24 anni di carcere. 

Il padre di Ilaria Salis scrive a Mattarella: "Smuova il governo Meloni"

La vicenda ha scosso l'opinione pubblica italiana non solo per il sistema di detenzione del Paese di Viktor Orban, con i detenuti portati incatenati nelle aule dei tribunali, ma anche per una evidente "disparità di trattamento" rispetto ad altri detenuti stranieri.

La mail al Capo dello Stato e la telefonata

Giovedì 28 marzo il tribunale di Budapest ha respinto la richiesta di domiciliari a Ilaria Salis e così il padre della donna ha deciso di chiedere aiuto direttamente al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nella mail inviata al Capo dello Stato Roberto Salis si dice preoccupato. Ritiene che il governo Meloni non stia facendo abbastanza per riportare in Italia la figlia.

Ilaria Salis ancora in catene: il tribunale di Budapest nega gli arresti domiciliari

Il giorno dopo la telefonata di Mattarella a Roberto Salis. Cinque minuti di colloquio durante il quale il presidente della Repubblica ha assicurato che farà quanto è nelle sue possibilità. Mattarella ha parlato poi di una "disparità di trattamento" tra il caso Salis e quello di Gabriele Marchesi, imputato in Ungheria per gli stessi reati e poi scarcerato.

Gabriele Marchesi lapresse

Roberto Salis: "È stata una brutta botta"

"È stata una brutta botta", ha dichiarato il padre della 39enne docente milanese riferendosi al no di Bucarest ai domiciliari per la figlia. "Ilaria sta bene e si sta riprendendo", ha chiosato Roberto aggiungendo che Ilaria "ci contava molto ma ha un piglio abbastanza forte e non ho dubbi che sopporterà bene questa prova di resistenza".

"Quanto successo giovedì - ha aggiunto - con la sentenza per Ilaria e con quella per Gabriele Marchesi ha rafforzato l'impressione che c'è qualcosa che non va bene e che c'è chiaramente una disparità nell'attuazione dei principi costituzionali".

Si attende ora l'esito dell'appello presentato contro la mancata concessione dei domiciliari "che se non altro verrà giudicato da un'altra corte e non sarà più nelle mani del giudice Jozsef Sós che ha un evidente pregiudizio nei confronti di Ilaria e che in Italia sarebbe già stato ricusato". La prossima udienza è fissata per il 24 maggio.

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