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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Lega: "No all'iter rapido sulla riforma dei finanziamenti"

Scontro duro alla Camera. Da una parte Carroccio e Idv, dall'altra Pdl, Pd e Terzo polo. E c'è chi accusa alla Lega di fare "il gioco di Grillo"

No all'iter rapido per la proposta di legge firmata Alfano, Bersani e Casini. Per "garantire trasparenza e controlli sui bilanci dei partiti" come recita il testo depositato alla Camera. Ironia della sorte: è proprio il partito al centro di una bufera giudiziaria per l'uso fatto dei finanziamenti pubblici, cioè la Lega, a promuovere una raccolta firme per bloccare l'assegnazione del testo in sede legislativa che avrebbe consentito il via libera direttamente da parte della commissione Affari Costituzionali senza bisogno del passaggio in Aula. "Vogliamo che il dibattito avvenga alla luce del sole", è la motivazione del Carroccio. Durissima la risposta proveniente da Pd e Terzo Polo: "Ha paura dei controlli, questo è un regalo a Grillo".



Scontro sull'iter - Il no alla sede legislativa la Lega lo andava predicando da giorni spiegando che tale iter avrebbe impedito un dibattito pubblico trasparente. Non è bastata la decisione di Fini oggi di concedere la diretta televisiva alle dichiarazioni di voto finale in sede legislativa in Commissione. "Vogliamo che tutti i cittadini vedano chi in Aula voterà i nostri emendamenti per la riduzione dei finanziamenti pubblici ai partiti", spiega Massimiliano Fedriga, il deputato della Lega che si è occupato materialmente di consegnare le 74 firme al banco della presidenza subito dopo il voto dell'Assemblea a favore dell'iter rapido. Tra le sottoscrizioni c'è la pattuglia dei 59 deputati leghisti al completo, ci sono gli esponenti di Grande Sud e anche alcuni pidiellini tra cui Isabella Bertolini e Giorgio Stracquadanio che già in mattinata aveva dichiarato: "Dovremmo prima stabilire cosa controllare e poi gli strumenti con cui farlo. Dunque va approvata una riforma complessiva dei partiti, la famosa attuazione dell'articolo 49 della Costituzione. E' dal 2004 che ci proviamo. Ora in 15 giorni pensiamo di riscattare la nostra onorabilità?".



Le critiche: "ostruzionismo regalo all'antipolitica" - Per l'Udc Gianpiero D'Alia "questo comportamento arriva da chi non ha interesse a rendere conto dei propri conti". Per il tesoriere del Pd, Antonio Misiani, "la Lega vuole le mani libere sui bilanci" mentre secondo il deputato di Fli Fabio Granata "l'ostruzionismo della Lega è l'ennesimo regalo all'antipolitica messa in campo da Beppe Grillo". 

Il testo 'Abc', come ipotizzato oggi dal presidente della commissione Affari Costituzionali, Donato Bruno (Pdl), verrà probabilmente abbinato alle 17 proposte di legge incardinate in Commissione sull'attuazione dell'articolo 49 della Costituzione che si occupano tra le altre cose anche di stabilire l'ammontare dei rimborsi elettorali. Un tema calendarizzato in Aula alla Camera per maggio. Neanche troppo in là dunque. Ma l'iter tradizionale in sede referente, tra le festività del 25 aprile e del primo maggio e le elezioni amministrative, rischia di allungarsi. I leghisti assicurano che chiederanno un esame spedito in Commissione in modo da arrivare al più presto davanti all'Assemblea.

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